È il sesto video in cui compare John Cantlie, ostaggio che lo Stato islamico utilizza come un portavoce. In un nuovo filmato, pubblicato oggi, il giornalista torna ad accusare l'Occidente e la politica di Gran Bretagna e Stati Uniti per quanto riguarda le persone sequestrate.
Mentre gli Stati europei generalmente pagano per riportare a casa i propri cittadini, Londra e Washington agiscono in modo diverso. Obama, accusa Cantlie, costretto a recitare un copione dai suoi rapitori, "ci lascia morire, e usa le nostre esecuzioni per giustificare l'azione militare".
I raid aerei lanciati su Siria e Iraq, per contrastare l'avanzata del gruppo che ha dichiarato l'esistenza di un Califfato a cavallo tra i due Stati, sfruttando la guerra civile siriana per crescere e conquistare città come Raqqa, roccaforte dello Stato islamico, secondo l'Isis sono dettati "da interessi economici e da politici egoisti".
Cantlie ricorda il tentativo americano fallito di liberare lui e
altri ostaggi occidentali. Washington aveva autorizzato quest'estate l'intervento di un team di Delta Force per riprendere alcune persone sequestrate. Il raid era fallito e gli uomini non avevano trovato chi stavano cercando.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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