Lo stupro e la "Z" sulla pancia: l'orrore sulla bimba di 9 anni

Il racconto di una giornalista ucraina: la bambina sarebbe stata violentata da 11 soldati russi e poi uccisa

Lo stupro e la "Z" sulla pancia: l'orrore sulla bimba di 9 anni

Dopo la notizia della strage avvenuta alla stazione di Kramators'k, adesso i media ucraini parlano della violenza commessa nei confronti di una bimba di 9 anni.

A riferire l'episodio, riportato da Il Riformista, è una giornalista ucraina, tale Alina Dubovska. Inviata di Public, un media di Rivne, la Dubovska racconta di quanto sarebbe accaduto nelle scorse settimane a Irpin, città della regione di Kiev. Qui una bambina di 9 anni sarebbe stata violentata da un gruppo soldati russi, uccisa e poi addirittura sventrata. Non solo. La donna dichiara che la bimba avrebbe subito violenza subito dopo aver assistito all'esecuzione dei suoi genitori e che sul corpo privo di vita della piccola sarebbe stata trovata anche una "Z", incisa a mo' di firma.

Una storia di cui però la Dubovska non è fonte diretta. La giornalista ucraina afferma di aver avuto questa informazione da una sua parente. Una donna incinta che, dopo aver saputo da qualcun altro la notizia, avrebbe addirittura avuto un aborto spontaneo.

Alina Dubovska, che sui suoi canali social afferma:"Il mio odio non bolle più! Brucia come un razzo al fosforo", dichiara inoltre di sapere il numero di soldati russi che avrebbero preso parte alla violenza commessa sulla bambina. Sarebbero undici i militari ad aver commesso quanto raccontato dalla giornalista, perché undici campioni diversi di sperma sarebbero stati trovati sul corpo della bimba.

Con il conflitto fra Russia ed Ucraina in pieno svolgimento ogni notizia necessita di prudenza. Questo episodio è l'ultimo di una lunga serie di casi di violenze tutte imputate all'esercito russo. Nei racconti che arrivano da Kiev, si parla di corpi di donne bruciati oppure martoriati con colpi d’arma da fuoco nelle parti intime. Donne stuprate, uccise, torturate, fatte a pezzi. Fra le accuse mosse dai media ucraini contro i soldati russi ci sono anche racconti di bambini uccisi con un colpo di pistola alla testa dopo essere stati trattenuti con le mani legate dietro la schiena.

Lyudmyla Denisova, commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, starebbe raccogliendo numerose denunce mosse nei confronti degli uomini di Mosca. Nelle ultime ore, sarebbero arrivate 25 denunce da parte di altrettante ragazze che affermano di essere state stuprate dai soldati russi a Bucha.

Fino ad ora Mosca ha respinto ogni accusa, parlando sempre di notizie costruite da Kiev per aumentare il sentimento anti-russo.

In una recente dichiarazione, il ministero degli esteri russo ha affermato che Kiev"sta cercando di trasferire la responsabilità alla parte russa per screditare l'operazione militare speciale" ed ha invitato "la comunità internazionale a fornire una valutazione obiettiva dei crimini delle formazioni ucraine".

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