"Civili bruciati vivi". La camera degli orrori che sconvolge tutti

La polizia ucraina denuncia il ritrovamento di una camera di tortura a Izium (Kharkiv) nella quale i russi avrebbero torturato e bruciato vivi dei civili. Tra loro anche un bambino

"Civili bruciati vivi". La camera degli orrori che sconvolge tutti

I lividi sul corpo, le mani legate dietro la schiena: i segni delle violenze impressi nella carne. Inferti senza pietà sino alla morte. Nuovi orrori vengono alla luce, aggiungendo pena e dolori al dramma della guerra in Ucraina. Dopo le stragi di Mariupol, Bucha e Borodyanka, il conflitto disvela ancora una volta il suo lato più spietato. Nel villaggio di Husarivka, nella regione di Kharkiv, sono state infatti ritrovate le tracce di una camera di tortura allestita dai russi nella quale le persone venivano bruciate vive dopo essere state torturate. Un luogo di estrema disumanità dal quale sarebbero passati decine di civili inermi.

A darne notizia è la polizia ucraina attraverso i propri canali social, come riporta Unian. I crimini attribuiti all'esercito russo nel distretto di Izium sarebbero venuti alla luce dopo la liberazione di Husarivka dagli occupanti, avvenuta il 4 aprile scorso. I militari ucraini, secondo quanto si apprende dalle indagini, hanno rilevato tracce di abusi e di torture prolungate su uomini, donne e bambini. "Le persone sono state bruciate vive. Un bambino è stato torturato", ha riferito la polizia. Il ritrovamento dei corpi oltraggiati e successivamente arsi - spiegano le autorità ucraine - è avvenuto in una casa privata nella quale era stata ricavata una stanza delle torture. Un po' come accaduto e documentato a Mariupol.

Tra i cadaveri mutilati rinvenuti, anche quello di un bambino: l'orrore della guerra non conosce limiti. Il rapporto comunicato dalla polizia afferma anche che il corpo di un uomo che lavorava come paramedico in un ospedale è stato trovato vicino a uno dei locali della società agricola di Husarivka. Durante gli esami sulla salma - si apprende - "gli investigatori hanno trovato lividi sul suo corpo e sul viso. Le mani dell'uomo erano legate dietro la schiena. Una ferita da proiettile è stata trovata nel petto dell'uomo". Secondo la polizia, l'individuo era stato torturato dai militari russi.

"Durante un'indagine sui residenti locali del villaggio di Husarivka, è stato stabilito che attualmente ci sono residenti scomparsi. Il loro destino è sconosciuto", hanno riferito ancora le autorità, ipotizzando un collegamento tra queste sparizioni e gli orrori scoperti.

Mentre si attendono ulteriori accertamenti e verifiche sulle denunce della polizia ucraina, i morti innocenti di Izium si aggiungono a quelli di Bucha e a quelli di Mariupol, dove - secondo le autorità locali - i soldati russi avevano allestito crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi e coprire le tracce dei crimini contro i civili.

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