Un aereo con a bordo 19 passeggeri si è schiantato in un lago nel centro del Sud Sudan. Secondo le prime indiscrezioni, sarebbero almeno 17 le persone morte. È sopravvissuto all'incidente il medico italiano di una Ong che era a bordo. L'uomo sarà portato nella capitale sudsudanese e da lì probabilmente a Nairobi o Kampala.
Non si conoscono nel dettaglio le condizioni dell'italiano ma l'ambasciata italiana ad Addis Abeba, competente per il Sud Sudan, unitamente all'Unità di Crisi della Farnesina, si è subito attivata.
Decollato dall'aeroporto di Juba international, il velivolo era diretto a Yirol. L'emittente radiofonica dell'Onu, Radio Miraya, ha pubblicato un'immagine sul proprio account Twitter del relitto immerso nell'acqua. Citando le autorità locali, in particolare il ministro dell'Informazione regionale per lo Stato dei Grandi laghi orientali, Taban Abel Aguek, la radio ha reso noto che gli altri due unici sopravvissuti sono il pilota e un bambino. Tra i morti, il vescovo anglicano di Yirol, Simon Adut.
Le cause
Il ministro ha dichiarato che la scarsa
visibilità potrebbe essere una delle cause della tragedia:"Stamattina il tempo era nebbioso. I pescatori sono stati i primi ad arrivare sulla scena per recuperare i corpi dalle macerie".Eastern Lakes Minister of Information Taban Abil says the aircraft could have come down due to poor visibility "The weather was foggy in Yirol this morning" he says. Fishermen in their boats were the first to arrive at the scene to retrieve bodies from the wreckage #SouthSudan pic.twitter.com/HZQA9citDm
— Radio Miraya (@RadioMiraya) 9 settembre 2018
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