“La legge islamica è più importante della legge svedese”, è la frase che è costata il posto in lista per le prossime elezioni svedesi a un candidato socialista nella municipalità di Karlshamn, nel sud della Svezia, come riportato da Sveriges Radio.
Non è dato sapere il nome del politico socialista ma le affermazioni sono state fatte in arabo e, dopo un’attenta traduzione da parte di due interpreti indipendenti, la rimozione del suo nome dalla lista dei candidati è stata validata dalla sezione locale del partito socialista svedese.
La supremazia della legge islamica sulla legge nazionale svedese non è l’unica frase controversa che aveva utilizzato in campagna elettorale. Secondo quanto denuncia Per-Ola Matsson, responsabile locale dei socialisti, si era anche impegnato affinché tutte le donne arabe fossero obbligate a portare il velo opponendosi alla libertà di toglierlo qualora non volessero più indossarlo.
L’aspirante candidato aveva anche proposto di istituire una legge più rigida per evitare che lo Stato possa prendersi cura dei bambini malati.
“Sostenere che i bambini malati non hanno diritto ad un aiuto dello Stato oppure obbligare tutte le donne arabe a portare il velo non è in linea con i nostri principi socialisti e con la nostra visione di uguaglianza tra uomini e donne”, ha dichiarato Per-Ola Matsson nel messaggio in cui rimuoveva il candidato dalle liste socialiste per le imminenti elezioni.
In Svezia si vota oggi, e i socialisti, fautori della politica di immigrazione a braccia aperte, si apprestano a dare l’addio al potere. Il partito di destra degli Svedesi democratici sta volando nei sondaggi e come ricordato da Il Giornale, con il 22-25% si apprestano a sbancare alle elezioni di domenica prossima, innescando un vero e proprio terremoto nella patria della socialdemocrazia.
A preoccupare maggiormente i cittadini svedesi è la sicurezza nelle città. Le ultime violenze anche all’interno delle città più importanti come Malmö, hanno creato un clima di insicurezza.
Crimini, stupri e vandalismi attributi a gang di stranieri hanno fatto crescere la preoccupazione tra la gente e conseguentemente il consenso nel partito di destra guidato da Jimmie Akesson, il 39enne che, magari in coalizione con altre forze più moderate, potrebbe portare gli Svedesi democratici al governo della Svezia.
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