Torna improvvisamente ad alzarsi la temperatura lungo lo Stretto di Hormuz, dove le forze armate statunitensi hanno confermato il sequestro di una petroliera da parte della marina iraniana. "Oggi, in acque internazionali, le forze iraniane, comprese due navi e un elicottero iraniano del tipo Sea King, hanno raggiunto e abbordato una nave chiamata Wila": questo è il messaggio scritto su Twitter dal Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom).
Il giallo della nave sequestrata
Il testo era accompagnato anche da un video, in bianco e nero, in cui si vedevano alcune unità speciali iraniane calarsi da un elicottero sul ponte della petroliera, sequestrata per qualche ora. Secondo quanto riferito da Bloomberg, la nave si trovava nei pressi dello Stretto di Hormutz, un hub fondamentale dal quale transita un terzo delle forniture di petrolio.
L'imbarcazione, battente bandiera liberiana, proveniva dalla costa orientale degli Emirati Arabi Uniti. Secondo la società di sicurezza marittima Dryad Global, Wila è una nave di proprietà di una società greca. A luglio, lo stesso vascello, aveva attraccato in Iraq, vicino a Bassora. Un ufficiale militare statunitense ha dichiarato all'Associated Press che il sequestro, durato cinque ore, sarebbe terminato mercoledì.
La petroliera non avrebbe effettuato chiamate di soccorso, né prima né durante né dopo il sequestro. Il mistero è inoltre alimentato dal fatto che, ad ora, non si conoscono i motivi del blocco della nave. Dal fronte iraniano non sono arrivate conferme né dai media né dai membri del governo. I funzionari degli Emirati Arabi Uniti, alleati degli Stati Uniti, non hanno fornito commenti sulla vicenda. Al momento, dunque, si possono soltanto fare ipotesi. Non è da escludere, ad esempio, il fatto che l'Iran abbia sospettato che la petroliera fosse una nave-spia
Le tensioni tra Washington e Teheran
Quello appena descritto non è certo il primo episodio del suo genere. Nel corso dell'ultimo anno, nelle agitate acque del Golfo, ci sono stati diversi incidenti tra Stati Uniti e Iran, più o meno gravi. Nel luglio 2019, ad esempio, i pasdaran, cioè i Guardiani della rivoluzione islamica, avevano sequestrato la petroliera britannica Stena Impero. In seguito si contano almeno altre sei nave bloccate dall'Iran con l'accusa di traffico di carburante.
Ricordiamo che la recente escalation di tensioni tra Washington e Tehran è iniziata
nel 2018, quando Donald Trump aveva annunciato il ritiro unilaterale degli Usa dall'accordo sul programma nucleare iraniano. Le seguenti sanzioni economiche imposte sul governo iraniano hanno fatto saltare il fragile equilibrio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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