La Merkel non chiude le porte ai migranti "In guerra con l'Isis, non con l'islam"

Polemiche sulla Merkel: "Il terrorismo islamista è arrivato in Germania". Ma lei non fa passi indietro: ​"Continueremo ad accogliere i migranti". E invita a non parlare di scontro di civiltà

La Merkel non chiude le porte ai migranti "In guerra con l'Isis, non con l'islam"

Il terrorismo islamico mette in ginocchio anche la Germania. Nel giro di pochi giorni si sono susseguiti attacchi sanguinari che hanno mostrato tutta la debolezza del governo guidato da Angela Merkel e il fallimento delle politiche di accoglienza. La cancelliera, fortemente criticata su più fronti, non ha fatto alcun mea culpa e ha difeso la propria posizione: "La Germania rafforzerà i controlli sui rifugiati, ma manterrà i propri principi continuando ad accogliere chi lo merita".

Oggi la Merkel ha interrotto la vacanza che stava facendo nel nord della Germania per tornare a Berlino e rispondere alle critiche che, in seguito degli attacchi di Monaco e Ansbach, le sono state mosse sulla gestione dell'immigrazione. Negli ultimi giorni gli attacchi le sono piovuti addosso sia da sinistra sia da destra. Il governatore della Baviera, Horst Seehofer, del partito Csu che è la branca bavarese della Cdu della cancelliera, è tornato a criticare la politica di apertura. "Tutte le nostre previsioni si sono rivelate giuste - ha detto - il terrorismo islamista è arrivato in Germania". Alla Merkel è stato anche rinfacciato che, da quando sabato scorso ha presieduto un consiglio di sicurezza nazionale e ha cominciato le vacanze, non si è recata su nessuno dei siti degli attacchi. Un'assenza che ha sollevato forti dubbi sulla sua leadership.

"Non siamo in guerra o in lotta contro l'islam, ma siamo in guerra o in lotta contro lo Stato islamico". Durante la conferenza stampa, la Merkel ci tiene a precisarlo subito. Nonostante si accorga che gli attentati stiano "mettendo alla prova" la Germania, "il nostro modo di vivere, la nostra comprensione della libertà e della sicurezza", non è disposta a fare passi indietro sul modo di gestire (e,soprattutto, di accogliere) gli immigrati. I terroristi, ha aggiunto la cancelliera, "vogliono spezzare il nostro modo di vivere e di accogliere le persone in difficoltà, spargono odio e paura tra culture e religioni", ma "noi siamo assolutamente contro tutto questo". Quindi, invita tutti i tedeschi a non cadere nella trappola dei tagliagole parlando di scontro di civiltà.

Per prevenire nuovi attacchi saranno intensificati i controlli su tutto il territorio tedesco e, più in generale, nell'Unione europea. All'Europol, l'ufficio di polizia europea, sarà presto attivato un centro europeo per la lotta al terrorismo.

"Riusciremo a superare questa prova - assicura la Merkel - applicheremo le misure necessarie, vogliamo dare sicurezza ai nostri cittadini e gestire l'integrazione". Non resta che vedere quanto sangue ancora ci costerà questa "integrazione".

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