Tony Blair torna ad attaccare la Brexit e allude a un possibile ritorno in campo.
"Guardo la scena politica attuale e mi sento quasi motivato a scendere di nuovo in campo - ha affermato l'ex-premier laburista in un'intervista radiofonica alla Bbc - Stiamo permettendo a quello che in realtà è un gruppo piuttosto piccolo di persone con una forte ideologia di dirottarci tutti". Il riferimento, ovviamente, è alla Brexit, considerata da Blair come una sciagura per la Gran Bretagna.
Il leader laburista ha abbandonto la politica attiva nel 2007, ma recentementesi è intervenuto sempre più frequentemente proprio contro l'uscita dell'UK dall'Unione Europea. La speranza è quella di poter fermare il processo e rimanere un membro dell'Unione, ma spinge anche per una più concreta "limitazione dei danni", evitando cioè una "hard Brexit" che comporterebe una uscita in toto anche dal mercato comune e dai patti doganali.
Anche se Blair non ha intenzione di candidarsi alle elezioni anticipate dell'8 giugno, nemmeno come deputato, la sola prospettiva di un suo ritorno è bastata a suscitare l'attenzione dei media di Londra.
In compenso, l'ex-leader del Labour ha lanciato agli elettori un messaggio molto chiaro in vista del voto del mese prossimo: non eleggere quei parlamentari che hanno sostenuto "la Brexit ad ogni costo", indipendentemente da quale partito appartengano. L'uscita della Bran Bretagna dall'Ue, ha detto alla Bbc, è una questione molto più importante della fedeltà a un partito. E gli elettori hanno il diritto di sapere che posizione i candidati hanno riguardo l'uscita dall'Ue.
"Quello che propongo può significare votare per i liberaldemocratici o anche per i conservatori, se hanno un candidato che può vincere ed è disposto a opporsi alla Brexit", ha detto. Un'affermazione che potrebbe irritare il suo partito e Jeremy Corbyn, impegnati nella campagna elettorale. In teoria, scrive Repubblica, Blair potrebbe perfino essere espulso dal partito per quello che ha detto: una clausola del regolamento del Labour prevede una sanzione simile per i membri che fanno propaganda per altri partiti.
Molto probabilmente vinceranno i conservatori, ha aggiunto l'ex premier all'emittente inglese, ma il voto dei Labour potrebbe limitare il Primo Ministro, la cui politica
"irragionevole" è guidata dall'ala più a destra del suo partito. Ha descitto Theresa May come una "persona molto perbene e di buon senso" su molte questioni, ma la sua politica sulla Brexit "non è ragionevole".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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