Il tragico destino dei Betts: fratelli vittima e carnefice della sparatoria a Dayton

Connor, 24 anni, ha sparato nei locali del centro, uccidendo 19 persone. Tra le sue vittime anche la sorella Megan

Il tragico destino dei Betts: fratelli vittima e carnefice della sparatoria a Dayton

Era famiglia come tante altre, con un padre che lavora nel campo delle tecnologie e una madre così orgogliosa dei suoi due figli da postare spesso le loro foto su Facebook. Ma la vita apparentemente tranquilla dei Betts è stata sconvolta dalla sparatoria a Dayton, in Ohio, negli Usa. Fratello e sorella, Megan, 22 anni, e Connor, 24, sono rimasti uccisi lo scorso sabato notte. Lei vittima della strage, lui il carnefice.

La storia dei Betts parte da Bellbrook, un paese a circa 20 chilometri dal luogo della sparatoria, dove vive da sempre la famiglia. Connor aveva subito episodi di bullismo al liceo e l'esperienza l'aveva talmente segnato che aveva deciso di compilare, ai tempi, tra il 2010 e il 2011, una lista con "i nomi dei compagni da uccidere, voleva fare una strage a scuola". Secondo un'ex compagna di liceo del ragazzo, Connor aveva meditato la sua vendetta, ma una volta scoperto il piano, i dirigenti scolastici l'avevano prima espulso e poi perdonato, permettendogli di finire il liceo. Il ragazzo aveva poi lavorato in un ristorante messicano come cameriere e in una stazione di benzina, ma non aveva abbandonato gli studi e si era iscritto a un corso di psicologia. Su Linkedin si presentava come un ragazzo tuttofare: "tinteggiare i muri, cambiare le lampadine, occuparmi di tutto durante i weekend".

Alto, con i capelli corti e scuri e gli occhiali, Connor assomigliava molto alla sorella, che il prossimo anno si sarebbe laureata in Scienze biologiche. "Il mio obiettivo- scriveva sui social-è rendere più felici il maggior numero di persone".

Quella notte, Megan aveva deciso di andare con il suo ragazzo e suo fratello in centro, per passare la serata nei locali di Dayton. Non è chiaro cosa sia successo, ma la ragazza non è nemmeno riuscita a scendere dalla macchina: è stata trovata uccisa all'interno dell'auto, affianco al suo fidanzato, gravemente ferito ma ancora vivo.

Connor, che aveva comprato un fucile d'assalto Ar-15, si era invece diretto verso i bar della zona, indossando giubbotto antiproiettile e cuffie per attutire il rumore dei colpi e aveva aperto il fuoco. Cinquanta secondi che saranno sembrati infiniti, durante i quali il ragazzo ha sparato raffiche di colpi, uccidendo 19 persone. Poi era entrato all'interno del locale, determinato a portare a termine il suo piano. Ma la polizia lo ha localizzato e ucciso pochi secondi dopo il suo ingresso nel bar, evitando così un bilancio ancora più drammatico: "Se gli agenti non fossero arrivati così presto - ha commentato il capo della polizia, Richard Biel - oggi Dayton avrebbe pianto un centinaio di morti".

Ancora non è chiaro il motivo che ha spinto Connor a compiere la strage, nè l'uccisione della sorella. Se il fidanzato di Megan riuscisse a sopravvivere potrà fornire agli inquirenti elementi importanti.

Connor e Megan Betts erano spesso insieme e sorridenti nelle foto che venivano postate sui social dalla

madre, accompagnate da frasi come: "Sono orgogliosa di essere la loro mamma". Ora la donna e il marito si ritrovano ad essere contemporaneamente genitori della vittima e del carnefice di una strage senza senso.

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