Ira (tardiva) del M5s sulla Trenta. Di Maio: "Devi lasciare la casa"

L'ex ministra alloggia ancora nella casa che le era stata assegnata per il suo incarico al governo. La Trenta: "È tutto regolare". Di Maio: "Devi lasciare la casa"

Ira (tardiva) del M5s sulla Trenta. Di Maio: "Devi lasciare la casa"

"La ministra Trenta lasci la casa", ha chiesto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Non si fermano gli attacchi rivolti all'ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che ha mantenuto l'alloggio di servizio assegnatole mentre era al governo. Ed è scontro nei 5 Stelle.

La bufera era stata sollevata ieri da un articolo del Corriere della Sera, in cui si rivelava di un appartamento di servizio ancora utilizzato dall'allora ministra del Movimento 5 Stelle. Trenta aveva risposto con una lettera, pubblicata sul suo profilo Facebook, in cui dichiarava di avere diritto a quella casa, perché "assegnata ad aprile 2019. Quando ho lasciato l'incarico, avrei avuto, secondo regolamento, tre mesi di tempo per poter lasciare l'appartamento; termine ancora non scaduto". Inoltre, spiegava la grillina, "mio marito è ufficiale dell'Esercito italiano con il grado di maggiore e svolge attualmente un incarico di prima fascia, incarico per il quale è prevista l'assegnazione di un alloggio del medesimo livello di quello che era stato a me assegnato. Pertanto, avendo mio marito richiesto un alloggio di servizio, per evitare ulteriori aggravi economici sull'amministrazione (a cui competono le spese di trasloco), è stato riassegnato lo stesso precedentemente concesso a me".

Ma le spiegazioni della Trenta sembrano non bastare e dal leader del Movimento 5 Stelle arriva il duro attacco: "La ministra Trenta ha smesso di fare la ministra circa due mesi fa- dice Di Maio- aveva tre mesi per lasciare quella casa ed è bene che la lasci. Poi se il marito ufficiale dell'Esercito ha diritto all'alloggio può fare una domanda e sono sicuro che ne avrà diritto, quindi potrà accedere all'alloggio come tutti gli altri ufficiali dell'Esercito". Il ministro degli Esteri non nasconde la rabbia, "perchè siamo sempre quelli che si tagliano gli stipendi, da ministro continuo a tagliarmi lo stipendio, come fanno tutti gli altri sottosegretari e parlamentari del Movimento".

La condanna della Trenta arriva da tutto il Movimento, che sostiene di non essere stato a conoscenza del comportamento dell'ex ministra. "Il dicastero ha già avviato tutti i controlli del caso e da un primo check sembrerebbe che le procedure interne siano state tutte rispettate. Da portavoce del Movimento 5 Stelle però, questo escamotage mi rattrista", dice il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, del M5S. Poi aggiunge: "Mi auguro sinceramente che l'ex ministra Trenta lasci l'appartamento entro i 3 mesi così come la legge prevede". Lo stesso augurio è stato espresso dal vicimenistro grillino al Mise, Stefano Buffagni, che ha spronato la Trenta a togliere "dall'imbarazzo il Movimento 5 Stelle". Poi, ha aggiunto, "mi auguro si apra una riflessione su tutti questi immobili, sui loro utilizzi e sugli sprechi che si annidano lì in mezzo".

Dure anche le critiche dalle altre parti politiche. "Ne parlerò anche in Senato- annuncia Maurizio Gasparri- La Trenta deve lasciare quell'alloggio, che è stato concesso al marito mentre lei era ministro. Lo spieghino i grillini a tutti quei militari che fanno domanda per alloggi e non trovano nessun ascolto".

Il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha dichiarato:

"Elisabetta Trenta viene colta con le mani nel sacco e il M5S va nel panico: il loro capo Di Maio dice che nessuno nel Movimento sapeva che il loro ex ministro della Difesa viveva in una casa dello Stato in centro a Roma".

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