Paul Manafort trattato peggio di Al Capone. Così il presidente americano Donald Trump ha paragonato in un tweet il trattamento riservato al suo ex manager della campagna elettorale al famigerato mafioso detto Scarface.
Manafort, sotto processo per evasione fiscale e truffa le sue attività di lobby a favore del governo filorusso dell'Ucraina, si troverebbe ora in isolamento. Proprio per questo il capo della Casa Bianca si sarebbe lasciato andare al paragone, negando poi ogni tipo di collusione con la Russia durante la campagna elettorale del 2016: "Guardando indietro alla storia, chi è stato trattato peggio, Alfonse Capone, leggendario boss mafioso, killer e 'Nemico pubblico numero unò o Paul Manafort, operatore politico e caro a Reagan e Dole, ora in isolamento, anche se riconosciuto colpevole di nulla? Dov'è la collusione russa?", ha scritto.
Secondo quanto riportato da alcuni media americani, però, l'avvocato e lobbista si troverebbe in "isolamento" esclusivamente per una questione di sicurezza.
La stoccata di Trump su Twitter arriva il secondo giorno del processo dello spin doctor nel tribunale federale di Alexandria, in Virginia.
C'è una cosa, però, che Capone e Manafort hanno in comune: entrambi sono stati accusati di evasione fiscale. Capone fu condannato nel 1931 e condannato a 11 anni nel carcere federale.
Looking back on history, who was treated worse, Alfonse Capone, legendary mob boss, killer and “Public Enemy Number One,” or Paul Manafort, political operative & Reagan/Dole darling, now serving solitary confinement - although convicted of nothing? Where is the Russian Collusion?
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 1 agosto 2018
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