Trump contro Biden: secondo l'intelligenza artificiale è testa a testa

Fra il presidente uscente Donald Trump e il candidato democratico, Joe Biden, la sfida è apertissima e il margine fra i due è ridotto. Secondo l'analisi di Expert.ai ci sarebbe un testa a testa

Trump contro Biden: secondo l'intelligenza artificiale è testa a testa
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Altro che grande distacco: Donald Trump e Joe Biden se la giocano, sostanzialmente a pari merito. Secondo la ricerca condotta dagli esperti di Expert.ai, una società con uffici a Modena e a Rockville, nel Maryland, e pubblicata su Fortune, che utilizza un’applicazione dell’intelligenza artificiale chiamata ‘analisi del sentimenti’ per comprendere le emozioni espresse nei post sui social media, il candidato democratico Joe Biden è davanti a Donald Trump con il 50,2%. Trump sarebbe fermo al 47,3%, ma molto meno distanziato di quanto non dicano i sondaggi nazionali che circolano in queste settimane. "Nell'ultima settimana- riporta la ricerca di Expert.ai -Trump ha dominato l'attenzione dei commenti politici su Twitter, con quasi il 60% dei commenti totali che si riferiscono a lui. Una scoperta interessante è la notevole presenza sui social dell'ex presidente Obama". Il modello di previsione politica di Expert.ai ha avuto successo nel prevedere che il Regno Unito avrebbe votato per lasciare l’Unione Europea nel 2016.

Trump e Biden: sarà un'elezione molto combattuta

"La composizione di tutte le emozioni- sottolinea la ricerca di Expert.ai - offre una differenza tra lo spazio mediatico occupato e la direzione delle emozioni, perché nell'Indice delle emozioni delle persone (cioè, la somma delle emozioni valutate in base al loro grado di intensità e alla loro direzione - positiva o negativa) essa attribuisce il valore di 50,2 a Biden e 47,3 a Trump: quindi il sentimento del Paese sembra propendere verso Biden, almeno questa settimana". Parlando in dettaglio delle emozioni individuali, "va detto che il successo e la paura hanno lo stesso peso con Trump, mentre Biden supera Trump nella speranza e nel successo. Trump supera solo Biden, tra le più importanti emozioni positive, nelle azioni".

Anche secondo gli stessi democratici la sfida con Trump è molto più aperta di quanto sembri. Come riporta l'agenzia Nova, il responsabile della campagna elettorale di Biden, Jen O'Malley Dillon, ha dichiarato che la corsa per la Casa Bianca fra il presidente uscente Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden "è più aperta di quanto sembri". "La votazione anticipata è già in corso in molti Stati. Milioni di elettori hanno già votato. Ma c'è ancora molta strada da fare in questa campagna e pensiamo che la gara sia molto più aperta di quanto la gente non pensi. Molto più aperta", ha scritto Dillon su Twitter. La media degli ultimi sondaggi elaborata dalla piattaforma RealClearPolitics attribuisce a Biden un vantaggio di 9,3 punti rispetto a Trump a livello nazionale a meno di tre settimane dalle elezioni, in programma il 3 novembre. Secondo le rilevazioni, Biden è in testa in tutti e sei i principali Stati contesi (Wisconsin, Michigan, Pennsylvania, Arizona, Carolina del Nord, Florida) con uno scarto maggiore nei primi tre (dove è in vantaggio di oltre sei punti) e più contenuto negli altri tre.

Lo scontro negli stati in bilico

Come ha osservato Alberto Bellotto su InsideOver, la regola del collegio elettorale, che si sintetizza nella conquista di grandi elettori che poi formalmente eleggono il presidente, di fatto abbassa l’importanza del dato nazionale. Tutt’al più questi sondaggi restituiscono il sentimento prevalente nel paese al momento in cui vengono condotti. Nella realtà a contare saranno le battaglie sui singoli Stati. Wisconsin, Michigan, Pennsylvania, Nord Carolina, Florida e Arizona: sono questi gli stati che decideranno chi sarà il prossimo presidente Usa. Se guardiamo ai sondaggi stato per stato possiamo vedere come le situazioni siano diverse. In Nord Carolina, ad esempio, la corsa è strettissima. Secondo la media di Real Clear Politics al 12 ottobre Biden è avanti con un margine molto stretto di 1,4 punti.

Leggermente più ampia la forbice in Florida e Arizona dove l’ex vice di Obama guida rispettivamente con 3,7 e 2,7 punti in più. In tutti questi casi siamo ancora all’interno del margine di errore e la corsa si conferma molto vicina.

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