Donald Trump è il primo Presidente americano ad aver messo piede in Corea del Nord. Il terzo incontro fra il tycoon e Kim Jong Un è stato un evento storico, sia per come è avvenuto sia per la preparazione. Al termine del G20 di Osaka, in Giappone, era tutto pronto per il trasferimento di Trump in Corea del Sud assieme all'omologo sudcoreano Moon Jae In; approfittando del fatto di trovarsi a pochi passi da Pyongyang, l'inquilino della Casa Bianca, prima di atterrare, aveva scritto un tweet particolare in cui chiedeva a Kim Jong Un un incontro al confine tra le due Coree. Nessun canale istituzionale, solo un semplice messaggio postato su un social network: tanto è bastato perché il leader della Corea del Nord non mancasse all'appuntamento, avvenuto nella mattinata italiana, primo pomeriggio coreano.
Un incontro storico
Trump si è recato prima a Panmunjom, il cosiddetto villaggio della pace situato al confine tra le due Coree nella Zona Demilitarizzata (Dmz) dove nel 1953 venne firmato l'armistizio che pose fine alla Guerra di Corea. Le notizie a questo punto si fanno confuse, nessuno sa se effettivamente ci sarà un incontro, ma le prime indiscrezioni parlano di un Kim entusiasta e pronto a stringere la mano al Presidente americano lungo la linea di confine. Nel frattempo Trump, insieme a un fitto personale militare e a Moon Jae In, atterra con un elicottero nei pressi della Dmz e viene subito portato a guardare il paesaggio nordcoreano da una torretta di appostamento. Moon aveva riposto tantissima speranza in un incontro positivo tra i due, dichiarando in conferenza stampa che anche una rapida stretta di mano avrebbe rappresentato "una pietra miliare significativa nel processo di pace nella penisola coreana".
Trump entra in Corea del Nord
Trump ha lasciato la torre di osservazione e si è diretto al confine. Dalla sponda nordcoreana si è materializzato Kim Jong Un per un incontro organizzato in fretta e furia. Chi si aspettava una semplice stretta di mano è stato spiazzato perché Trump è stato invitato a superare la Dmz per entrare in Corea del Nord. Il Presidente americano è dunque entrato nella storia: "Attraversare questa linea per me è un grande onore – ha detto The Donald – abbiamo fatto grandi progressi e quella con Kim Jong Un è una grande amicizia". Non è mancata la risposta del leader nordcoreano: "La nostra relazione è eccezionale. Trump è stato coraggioso e determinato".
Kim invitato alla Casa Bianca
Trump è poi tornato sul suolo sudcoreano assieme a Kim Jong Un per andare incontro a Moon Jae In. I tre avrebbero dovuto tenere un incontro alla Peace House, un edificio situato nella Joint Security Area, sempre al confine, ma in conferenza stampa sono apparsi soltanto Donald Trump e il leader nordcoreano. The Donald ha sottolineato la portata storica dell'incontro e criticato i media colpevoli di aver sminuito i suoi progressi riguardo la questione coreana. Kim Jong Un ha detto di voler "mettere fine allo sfortunato passato", aggiungendo poi come una simile distensione non sarebbe mai stata possibile senza le "eccellenti relazioni tra noi due", riferendosi al rapporto di amicizia instaurato con Trump. Il Presidente americano ha addirittura detto di essere disposto a invitare Kim alla Casa Bianca.
Colloqui riservati
La stretta di mano si è trasformata in una lunga riunione riservata fra le due delegazioni. La caratura dei nomi presenti lasciano intendere che nei prossimi giorni potrebbero esserci importanti sviluppi diplomatici. Sul fronte americano troviamo Alison Hooker, Jared Kushner, Ivanka Trump, Mike Pompeo, Mike Mulvaney, Mstephen Biegun e Steve Munchin; per i nordcoreani presenti Choe Son Hui, Hyon Song Wol, Kim Song Nam e Ri Yong Ho. Al termine dell'incontro riservato, Trump ha fatto capire che a questo punto la porta per il dialogo è spalancata e che i colloqui proseguiranno.
La Corea del Nord punta a rimuovere o diminuire le sanzioni economiche che gravano sulla sua economia; dall'altra parte gli Stati Uniti chiedono la denuclearizzazione della penisola. Altri piccoli passi avanti sono stati fatti, e Trump si è detto pronto a diminuire le sanzioni se i futuri colloqui dovessero continuare su questa strada.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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