Chi è Selahattin Demirtaş, che ha portato i curdi in parlamento

Il suo partito ha superato il 10% scommettendo su una base elettorale ampia

Chi è Selahattin Demirtaş, che ha portato i curdi in parlamento

Un risultato che i curdi non avevano mai visto finora e che hanno ottenuto unendosi dietro a un solo leader, piuttosto che presentandosi alle elezioni frammentati e come candidati indipendenti. Le ultime elezioni in Turchia non hanno regalato la maggioranza assoluta al presidente Erdoğan, ma soprattutto hanno dato forza alle istanze dei curdi grazie a un uomo, Selahattin Demirtaş.

Quarantadue anni e un lavoro da avvocato per i diritti umani, che nel tempo libero non disdegna una suonata di "saz", uno strumento tradizionale non molto dissimile da un liuto, Demirtaş è originario di Diyarbakir, considerata la capitale dei curdi in Turchia. La stessa città dove pochi giorni fa cariche di tritolo sono esplose non lontano dal podio dove stava tenendo un comizio.

Il candidato del Hdp non ha perso la calma, dice la cronaca di quel giorno. Ma soprattutto non ha perso la spinta che lo ha portato in Parlamento, impedendo al presidente Erdoğan di raggiungere i numeri che gli avrebbero permesso di intervenire sulla costituzione senza opposizioni.

Entrato in politica a vent'anni, con i movimenti per i diritti civili, Demirtaş ha alle spalle già due legislature e a sostenerlo un voto che non è arrivato unicamente dai curdi. La base elettorale su cui può contare parla anche alle minoranze religiose, alle donne e alla comunità Lgbt turca.

Ieri sera, Demirtaş ha ringraziato i turchi "per avere reso possibile l'ingresso in Parlamento del Hdp". Ma la sfida vera inizia da oggi e ha contorni ancora incerti.

L'Akp di Erdoğan ha comunque portato a casa il 40% delle preferenze e il partito non intende abbassare i toni: "Un governo di coalizione? - ha commentato il vicepremier Bulent Arinc - Ci provino, se falliranno l'Akp farà la sua parte".

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