A poche ore dalla firma del cessate il fuoco tra l'esercito ucraino e i ribelli filo-russi, le due parti si scambiano già accuse, denunciando violazioni.
Secondo i ribelli filo-russi dell'Ucraina orientale, l'esercito di Kiev non starebbe rispettando il cessate il fuoco. A dirlo un membro del parlamento dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, secondo cui i soldati governativi hanno lanciato alcuni missili contro le postazioni dei separatisti dopo l'entrata in vigore della tregua.
I lanci sarebbero avvenuti alla periferia di Donetsk ieri, intorno alle 21. Kiev, dal canto suo, ha negato le accuse e detto che sono invece i separatisti ad avere aperto il fuoco contro l'esercito ieri sera. Un portavoce militare ha parlato di "28 spari contro posizioni delle forze ucraine, di cui dieci dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco".
Il cessate il fuoco è entrato in vigore alle diciotto, dopo un annuncio arrivato nel pomeriggio, mentre in Galles i membri della Nato annunciavano nuovi piani per monitorare più da vicino la situazione nell'Europa orientale.
Il ministro degli Esteri russo, in un comunicato
pubblicato questa mattina, ha chiarito che Mosca risponderà a nuove sanzioni, "se verranno introdotte". L'adozione di nuove misure è prevista per lunedì, ma se la tregua dovesse reggere l'Unione Europea è pronta a sospenderle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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