In Ucraina si surriscalda il fronte sud, ma le attenzioni sono tutte sul Donbass

Kiev prova la controffensiva a sud, ma i combattimenti nella notte hanno riguardato i fronti del Donbass

In Ucraina si surriscalda il fronte sud, ma le attenzioni sono tutte sul Donbass

Sembra accendersi il fronte meridionale in Ucraina. Anche nell'ultima notte i fari sono stati puntati non solo sul Donbass, ma anche sulla parte meridionale del Paese. Qui infatti Kiev sta provando ad attuare un difficile contrattacco.

Già da ieri risultano diversi i raid lanciati dalle forze ucraine verso obiettivi militari russi nelle regioni occupate. Da Melitopol fino soprattutto a Kherson, l'Ucraina sta cercando di mettere in difficoltà le forze di Mosca sul piano della logistica.

Non a caso sono stati soprattutto i depositi e i magazzini a essere presi di mira. Zone dove cioè i russi nascondono le proprie armi e il proprio arsenale. Bombardati anche alcune infrastrutture importanti per gli spostamenti tra la parte dell'oblast di Zaporizhzhia occupata da Mosca e la regione di Kherson. Quest'ultima rappresenta la prima grande città ucraina presa dalle forze del Cremlino, con le truppe presenti all'interno della regione già lo scorso 3 marzo.

L'impressione è che Kiev abbia molta fiducia nel potenziale dato dalle armi arrivate dall'occidente. Lo aveva detto uno dei consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky già nei giorni scorsi: l'Ucraina vuole sfruttare la presenza nel sud del Paese di un milione di soldati armati con i mezzi giunti da Stati Uniti ed Europa.

La strada però è tutta in salita. Vero che le azioni poste in essere in queste ore potrebbero essere propedeutiche alle avanzate di terra, ma è altrettanto vero che già nelle scorse settimane Kiev ha provato dei contrattacchi nella zona di Kherson, senza portare a casa particolari risultati.

Mosca ha forse previsto con largo anticipo la possibilità di subire controffensive e ha già preso le sue contromisure. Inoltre l'esercito ucraino, seppur armato meglio rispetto all'inizio della guerra, appare in ogni caso logorato.

Si continua a combattere nel Donbass

Se per Kiev è difficile, per il Cremlino comunque le ultime ore non hanno rappresentato una passeggiata. La scorsa notte sono state segnalate avanzate russe nella zona di Bachmut, la cittadina del Donbass la cui conquista spianerebbe la strada verso Slovjansk e Kramatorsk. Ma le conquiste sono state nell'ordine di pochi chilometri, senza sfondare concretamente le difese ucraine.

L'esercito russo forse, dopo aver preso Severodonetsk e Lysychansk, sta provando a riorganizzarsi prima di partire nuovamente all'assalto. Ad ogni modo, le ultime indicazioni notturne confermano quella che appare l'ipotesi più presa in considerazione in questo contesto: ossia che la strada per una tregua è molto lontana.

Non sono mancati poi i raid.

Nella notte, in particolare, le sirene di allerta aerea sono risuonate a Odessa e Mykolaiv, oltre che in diverse regioni meridionali dell'Ucraina. Al momento non sono emersi dettagli in tal senso, si attende il resoconto mattutino dell'esercito di Kiev.

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