La Corte Suprema degli Stati Uniti d’America ha dato ragione a Donald Trump, confermando il cosiddetto "travel ban", ovvero le rigide restrizioni alle concessioni di visti per l’ingresso negli Usa ai cittadini di sette Paesi: Iran, Libia, Somalia, Siria, Yemen, Corea del Nord e Venezuela.
Vittoria per Trump
La terza versione della norma è dunque quella buona, dopo essere stata sospesa da più di un tribunale federale nelle sue precedenti forme. Il presidente a stelle e strisce ottiene così una vittoria con la "v" maiuscola in uno dei provvedimenti simbolo della sua amministrazione, nonché uno dei più controversi e criticati. Bene, i giudici hanno votato con una maggioranza di 5 a 4, secondo quanto riporta la Cnn, avvallando così la legge.
Trump non può che esultare per la decisione della Corte, massima istanza giudiziaria degli States. Il presidente americano ha scritto su Twitter un breve quanto entusiastico "Wow!"
SUPREME COURT UPHOLDS TRAVEL BAN. Wow!
— (@realDonaldTrump) 26 giugno 2018
Intanto, però, Diciassette Stati, tra cui Washington, New York e California, hanno deciso di fare causa alla Corte Distrettuale di Seattle contro Trump in merito alle questione dei migranti al confine col Messico.
Sulla questione, in particolare sui bambini separati dalle famiglie, nei giorni scorsi era esplosa una durissima polemica. Al centro della denuncia il fatto che il provvedimento firmato da Trump per porre fine alla separazione tra membri della famiglia non sarebbe utile per evitare che davvero accada.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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