Usa, Partito repubblicano vittima di un attacco informatico

L’opposizione democratica ha reagito alla notizia del recente attacco informatico attribuendo a Mosca e Pechino la responsabilità di quest’ultimo e accusando la Casa Bianca di “scarsa sorveglianza” nei confronti delle minacce hacker

Usa, Partito repubblicano vittima di un attacco informatico

I media Usa hanno rivelato in questi giorni che il Comitato nazionale del Partito repubblicano sarebbe stato negli scorsi mesi vittima di un “cyber-attacco” ad opera di un’“entità sconosciuta”.

L’attacco si sarebbe verificato alla vigilia delle ultime elezioni di metà-mandato e sarebbe stato indirizzato verso gli account personali di influenti membri conservatori del Congresso. I pirati informatici sarebbero riusciti a infiltrarsi nelle caselle di posta elettronica di questi ultimi e avrebbero quindi “trafugato migliaia di email riservate”. Ad avviso degli organi di informazione americani, gli hacker si sarebbero persino impossessati di documenti delle Commissioni Intelligence e Affari esteri della Camera dei rappresentanti, ossia materiale attinente a “questioni di sicurezza nazionale”.

La notizia diffusa di recente dalla stampa statunitense è stata subito confermata dai vertici repubblicani. Ian Prior, portavoce del Comitato nazionale conservatore, ha infatti affermato: “Il partito è stato ultimamente vittima di un attacco hacker ad opera di un’entità ancora sconosciuta. I nostri sistemi di sicurezza informatici, pur essendo estremamente avanzati, non sono riusciti a prevenire intrusioni negli account di diversi membri del Congresso.” Lo stesso Prior ha informato i media circa la volontà dei dirigenti del Gop di affidare all’Fbi le indagini sull’accaduto.

I democratici hanno invece reagito a tali rivelazioni attribuendo a Mosca e Pechino la responsabilità degli attacchi e accusando la Casa Bianca di “scarsa sorveglianza” nei confronti delle minacce hacker.

Ad esempio, Adam Schiff, membro uscente della Commissione Intelligence della Camera, ha biasimato Trump per avere “tagliato i fondi” alle agenzie governative preposte a difendere la nazione dai “sabotaggi informatici” pianificati da Russia e Cina.

Per il momento, lo staff del tycoon non ha rilasciato commenti ufficiali sul cyber-attacco verificatosi ai danni del Comitato nazionale del Gop.

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