Tutto è iniziato alcuni giorni fa, quando Quentin Tarantino ha aderito a una manifestazione a Washington Square che chiedeva una riforma interna alla polizia e giustizia per una serie di persone rimaste uccise anche se disarmate. Duecenticinquanta i nomi letti a New York, a un incontro a cui hanno partecipato scrittori e intellettuali, ma anche i familiari delle vittime e che non è andato giù alle forze dell'ordine.
Il sindacato della polizia ha risposto all'adesione di Tarantino con un invito piuttosto esplicito agli agenti, a cui ha chiesto di boicottare le produzioni cinematografiche del regista. Il presidente del Patrolmen's Benevolent, Patrick Lynch, ha commentato che "non è una sorpresa che una persona che si guadagna da vivere glorificando il crimine e la violenza odi anche i poliziotti".
"Questi poliziotti assassini dovrebbero finire in carcere o almeno essere incriminati", aveva commentato a New York
il regista. Secondo un bilancio aggiornato dal Guardian sono più di 930 le persone uccise dalla polizia statunitense nell'ultimo anno. Secondo il Fondo per i poliziotti un agente resta invece ucciso ogni 60 ore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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