Gli Usa reintroducono i missili Stinger in Europa

Gli Stati Uniti riconoscono le lacune nella difesa aerea a corto raggio della Nato in Europa. Dopo 15 anni riprenderanno le esercitazioni con i missili Stinger

Gli Usa reintroducono i missili Stinger in Europa

"Il Dipartimento della Difesa riconosce le lacune nella difesa aerea a corto raggio dell’esercito degli Stati Uniti e dei suoi alleati della Nato nel continente europeo. Dopo quasi 15 anni di allontanamento dal sistema d'arma, riprenderanno le esercitazioni con i missili FIM-92 Stinger". E’ quanto si legge in una nota ufficiale dell’US Army Air Defense Artillery School.

“A distanza di quasi 15 anni il Joint Multinational Readiness Center riprenderà ad addestrare i soldati con il sistema missilistico FIM-92. Lo Stinger è in circolazione dalla fine degli anni ‘70. Dato che la controinsurrezione divenne l'obiettivo principale delle missioni dell'esercito, le esercitazioni con il missile terra-aria furono sospese. Riarmare i reparti con lo Stinger è oggi necessario per colmare quel vuoto che l'esercito ha riconosciuto. Il conflitto in Ucraina ha visto una trasformazione dell'esercito russo e la necessità di una difesa aerea a corto raggio per le nostre forze di manovra. Gli aerei senza pilota sono diventati sempre più comuni ed importanti per le operazioni nel conflitto russo-ucraino”.

Dopo la fine della Guerra Fredda, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha rimosso gradualmente tutte le squadre Stinger ponendo i missili in riserva. I fondi destinati alle tattiche controinsurrezionali ridussero esponenzialmente i finanziamenti per i sistemi SHORAD (Short-Range Air Defense Systems). Dal 2004 il Pentagono ha drasticamente ridimensionato la sua forza SHORADS portandola da 26 battaglioni a nove, soltanto due dei quali in servizio attivo. L'US Army, infine, ha eliminato gradualmente il suo ultimo sistema anti-aereo corazzato M6 Linebacker, un sistema corazzato da 27 tonnellate armato con quattro missili Stinger in linea di fuoco ed otto nello scafo. A partire dal 2005 l'esercito americano ha speso milioni di dollari per riconvertire i suoi Linebacker in modelli M2 Bradley standard, ritirando interamente l'M6.

“Nei teatri dove gli Stati Uniti hanno goduto di una schiacciante superiorità aerea come in Afghanistan ed Iraq, lo Stinger non ha avuto alcun ruolo di rilievo. Tuttavia lo spettro di uno scontro tra forze russe e quelle della Nato nell'Europa orientale è un incentivo sufficiente per riprendere l'addestramento. I sistemi SHORAD si concentreranno sulla difesa contro gli aerei a bassa quota come i droni e gli elicotteri d'attacco che rappresentano una considerevole minaccia per le nostre forze di manovra. L'obiettivo immediato è preparare l'Europa per combattere questa sera e difenderla da qualsiasi avversario”.

Per decenni le forze armate statunitensi hanno contato sulle piattaforme aeree da combattimento per raggiungere la supremazia nel cielo, focalizzando le difese terrestri sui Patriot a lungo raggio come contromossa ai missili balistici tattici. Tuttavia mentre i sistemi a lunga gittata ed i caccia di pattuglia potrebbero essere in grado di ingaggiare pochi droni alla volta, entrambi sono poco pratici contro uno sciame di UAV (notevolmente più economici dei missili utilizzati per distruggerli). L'esercito ed il Corpo dei Marine degli Stati Uniti oggi dispongono dell'Humvee AN / TWQ-1 Avengers come unico sistema SHORAD mobile gestito dai militari statunitensi armato con due pod stinger con quattro missili. Dei duemila Avenger in inventario ne restano in servizio solo 400.

La nuova componente SHORAD

Lo scorso dieci gennaio presso l'area di addestramento di Hohenfels, in Germania, si è svolta la prima sessione di addestramento sul sistema Stinger diretta dagli istruttori del Fires Center of Excellence di Fort Sill, Oklahoma. L'area ospita un Centro multinazionale per addestrare le forze della Nato. In base ai dati dell'Air Defense Integrated Office, l'obiettivo a breve termine è quello di schierare 62 team Stinger nella forza operativa statunitense. Successivamente, ogni divisione riceverà un battaglione SHORAD. Il Dipartimento della Difesa prevede di reintrodurre fino a 600 squadre Stinger per le compagnie di fanteria standard e meccanizzate come parte di uno sforzo più ampio noto come Maneuver Short Range Air Defense o M-SHORAD. Gli Stinger sono solo una soluzione provvisoria per quella che è ritenuta una minaccia crescente. L'esercito prevede di implementare diversi sistemi di guerra elettronica equipaggiati con laser, missili e cannoni a fuoco rapido di ultima generazione. Northrop Grumman, ad esempio, ha già testato in Europa gli Stryker AUDS o Anti-Unmanned Aerial Vehicle Defense System equipaggiati con una nuova suite di guerra elettronica e cannone automatico a fuoco rapido XM914 da 30 mm. Posizionare lo Stinger su un veicolo blindato permette di accompagnare le formazioni meccanizzate nelle operazioni offensive, offrendo al tempo stesso una maggiore protezione. Tuttavia i missili anti-aerei sono semplicemente troppo costosi per fronteggiare l'economica minaccia dei droni, probabilmente onnipresente sui moderni campi di battaglia. Per colmare il divario in termini di costi-efficienza, sarà inevitabile la reintroduzione dei sistemi anti-aerei guidati come l'M163 che montava un cannone rotante Vulcan su un M113 APC. Cannoni da 30 millimetri e lanciagranate da 25 millimetri sono stati nuovamente proposti per questa nuova applicazione.

Il missile Stinger

Il missile FIM-92 Stinger è il principale sistema da difesa aerea spalleggiabile dell'Esercito e del Corpo dei Marine degli Stati Uniti. Adottato nel 1981 come sostituto del sistema FIM-43 Redeye, è stato fino ad oggi prodotto in poco più di 70.000 esemplari. Il missile a combustibile solido a due stadi Stinger FIM-92 è un sistema terra-aria a puntamento passivo agli infrarossi tipo fire-and-forget. Il cercatore di ricerca passivo annulla l'esigenza di un raggio di designazione fisso per bloccare il bersaglio: ciò consente all'operatore Stinger di mettersi al riparo, riposizionarsi ed ingaggiare altri bersagli immediatamente dopo aver lanciato il missile. Quest'ultimo è lungo 1,52 e pesa 10,1 kg (il missile con lanciatore raggiunge i 15,2 kg). Equipaggiato con un penetratore di 3 kg hit-to-kill con un innesco ad impatto ed un timer di auto-distruzione (15 e 19 secondi dal lancio), il missile raggiunge una velocità massima Mach 2.2 (750 m / s). Per sparare il soldato punta il missile verso il bersaglio. I missili Stinger utilizzano sensori IR / UV passivi per cercare la luce a infrarossi (il calore) prodotta dai motori dell'aereo bersaglio. Quando il cercatore si blocca emette un rumore particolare. Il missile può ingaggiare bersagli che volano fino a 3.500 m e ha una portata di circa 8 km. I missili identificano anche l'ombra "UV" del bersaglio e utilizzano quell'identificazione per distinguerlo da altri oggetti che producono calore. L'US Army ha recentemente testato uno Stinger potenziato con un sistema di puntamento laser e testata con spolette di prossimità per sopperire alla minore emissione di calore dei droni.

Utilizzato attualmente dalle forze armate degli Stati Uniti e da altri 29 paesi, è prodotto da Raytheon Missile Systems e costruito in licenza da EADS in

Germania. Lo Stinger divenne famoso negli anni '80 quando gli Stati Uniti armarono i mujaheddin con il missile FIM-92 che utilizzarono per paralizzare la campagna di controinsurrezione dell'Unione Sovietica in Afghanistan.

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