L’ultimo attacco armato nelle scuole americane, di solo pochi giorni fa, a Roseburg, Oregon ad opera del ventiseienne Chris Harper Mercer, nella sede locale dell’Università Unpqua è solo l’ultimo di una lunga e desolante lista di attacchi insensati negli istituti universitari. Nove persone sono state uccise e sette ferite. La loro colpa? Quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ma la prima irruzione con scopi omicidi, risale addirittura al 26 luglio del 1764. Quattro uomini del capo indiano Pontiac, fecero irruzione alla scuola di Greencastle, in Pennsylvania. In modo cruento furono uccisi sia il preside Enoch Brow, che i 9 bambini allievi nella scuola. Questo però dopo avergli fatto prima lo scalpo.
Altri 40 episodi si verificarono durante il secolo successivo. Fino alla strage più grave del ventesimo secolo. Il 18 maggio del 1927, Andrew Kehoe un agricoltore ossessionato dalle tasse per finanziare la scuola, nascose un’ingente carica esplosiva nell’istituto in cui faceva anche il custode, uccidendo 45 persone. Trentotto erano bambini.
Come non ricordare il massacro all’interno della Columbine High School di Littleton, in Colorado. Tredici i morti, con l’aggiunta dei due giovani armati che si suicidarono subito dopo. Erano Eric Harris e Dylan Klebold.
Nel 21 marzo del 2005 a Red Lake, Minnesota invece vennero uccise 10 persone nella scuola della riserva indiana a mano del sedicenne Jeffey Weise. Tra le vittime, ironia del destino c’era anche il nonno del ragazzo.
Ma è due anni dopo, nel 2007 che è avvenuto il più grave massacro scolastico che si ricordi nella storia americana. Uno studente di origine coreana Seung Hui Cho, uccise 32 vittime nel campus universitario della Virginia Tech di Blacksburg .
Nel 2012 in California, ad Oakland invece morirono 7 studenti. Il carnefice anche questa volta un ragazzo che era stato espulso dal college della Oikos University. Sempre nello stesso anno, Adam Lanza uccide sua madre, a Newtown prima di recarsi alla scuola elementare di Sandy Hook. Venti bambini di età fra i 6 e 7 anni, il preside e altre sette persone vennero uccise.
E come da copione, a seguire il suicidio del ragazzo. E se l’articolo in questione finisce qui, siamo purtroppo certi che la lista di questi massacri prima o poi vedrà aggiungersi, una nuova data e nuove vittime inconsapevoli di una mano armata e folle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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