Immaginate questo scenario: uno sciame di droni attacca una nave da guerra. Alcuni sono pilotati a distanza mentre altri attraverso radar. La posizione di chi li comanda è ignota. Come reagire? Questa potente azione militare è chiamata "swarm warfare" ed è una nuova tattica di guerra asimmetrica elaborata dalla Us Navy.
Come riporta Difesa Online, il sistema di aerea Aegis - capace di annientare i missili - "non è stato progettato per affrontare tale minaccia. I piccoli droni hanno una firma radar minuscola. Una volta identificati poi, non possono essere ingaggiati dai missili o dai cannoni perché troppo vicini". Come spiegano dalla Us Navy: "Su centinaia di simulazioni effettuate, in un attacco portato da otto droni, vi è una media di 2,8 UAV che riescono sempre a colpire il bersaglio. Ciò significa che più ha senso attaccare una nave con un gran numero di droni a basso costo che con un missile".
Spiega infine Difesa Online: "Il programma Low-Cost UAV Swarming Technology – LOCUSTA, si pone l’obiettivo di creare uno sciame da guerra formato da trenta droni del tutto automatizzati allo stesso costo di un singolo missile, circa 1,2 milione di
dollari, entro la prossima estate. Considerando l’evoluzione degli sciami, sono già in atto dei programmi paralleli come l’Aerial Combat Swarms, che prevede l’impiego di sciami per autodifesa contro altri droni nemici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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