Vincent Lambert è morto. Il 43enne tetraplegico, in stato vegetativo da quasi 11 anni, è deceduto in Francia, dopo che lo scorso martedì i medici avevano sospeso l'alimentazione e l'idratazione artificiale.
L'uomo era stato al centro di una lunga battaglia legale in Francia ed era diventato il simbolo del dibattito sull'eutanasia. La lotta che ha caratterizzato gli anni della malattia di Lambert vedeva schierata da una parte la moglie, con sei fratelli e sorelle di Vincent e un nipote, mentre dall'altra parte c'erano gli anziani genitori dell'uomo. La moglie combatteva perché al marito venisse concesso il diritto di morire, sostenendo che lui le avesse confidato prima dell'incidente che non avrebbe voluto accanimento terapeutico. L'uomo, però, non aveva lasciato scritte direttive in merito e i genitori lottavano per tenerlo in vita.
Dopo una lunga battaglia legale, il Consiglio di Stato aveva approvato, ad aprile, la decisione dei medici di interrompere l'alimentazione artificiale.
Ma a maggio, la corte d'appello di Parigi aveva ordinato la ripresa delle cure, accogliendo le richieste dei genitori. Poi, lo scorso 29 giugno, un altro colpo di scena e la Cassazione decide di bloccare i trattamenti che tengono in vita il 43enne.Così, lo scorso martedì, i medici hanno staccato la spina agli alimentatori. A distanza di 9 giorni Vincent Lambert è morto.
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