Washington, 4 morti nell'assalto al Congresso: trovati ordigni esplosivi

Il sindaco Bowser prolunga l'emergenza pubblica fino al 21 gennaio: resta in vigore il coprifuoco. Trovati ordigni esplosivi. Facebook blocca Trump per 24 ore

Washington, 4 morti nell'assalto al Congresso: trovati ordigni esplosivi

L'America finisce nel caos totale: nelle scorse ore alcuni sostenitori di Donald Trump sono entrati all'interno del Campidoglio, costringendo le autorità a sospendere la seduta in corso. Diversi manifestanti in suo favore hanno sfondato i cordoni di sicurezza per poi invadere Capitol Hill: la zona è stata isolata e di conseguenza è stato dichiarato un lockdown dell'intero complesso. Intanto Muriel Bowser, sindaco di Washington, ha esteso l'emergenza pubblica nella capitale americana per 15 giorni, cioè fino al 21 gennaio; resterà in vigore anche il coprifuoco. È salito a 52 il bilancio degli arresti per aver violato il divieto di circolazione a partire dalle ore 18 locali (mezzanotte italiana).

Negli scontri del 6 gennaio sono rimaste ferite 13 persone (secondo i primi calcoli), mentre il numero delle vittime per adesso si attesta a 4. A perdere la vita è stata anche Ashli Babbit, veterana dell'aeronautica e titolare di un'attività a San Diego uccisa con un proiettile alla testa. La donna è stata colpita da un agente in uniforme della polizia del Campidoglio con la propria arma di servizio. Stando a quanto riferito dal capo della polizia di Washington, è stata aperta un'inchiesta sul caso. La polizia ha fatto sapere di aver rinvenuto alcuni ordigni esplosivi davanti al quartier generale sia del Dnc (Democratic National Convention) sia dell'Rnc (Republican National Convention). Inoltre vicino al Congresso è stato individuato un veicolo con fucile e molotov. Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha inviato mille membri della Guardia Nazionale di New York a Washington, dove resteranno per i prossimi 14 giorni.

"La nostra democrazia è sotto assalto senza precedenti, mai visto in passato, un assalto contro i rappresentanti del popolo", ha dichiarato Joe Biden dopo gli eventi. Il presidente eletto si è rivolto direttamente al suo avversario chiedendogli di lanciare un appello al fine di "difendere la Costituzione, pretendendo la fine dell'assedio". Trump, mediante un video pubblicato sui social, ha parlato nuovamente di brogli elettorali ma ha invitato i suoi elettori a fare un passo indietro: "Capisco il vostro dolore, so che state male, abbiamo avuto un'elezione che ci è stata rubata. Tutti lo sanno, soprattutto l'altra parte, ma ora dovete andare a casa. Serve pace. Serve legge e ordine". Facebook ha provveduto a bloccare The Donald per 24 ore. Stando alla ricostruzione di Axios, Mark Zuckerberg avrebbe definito la situazione a Washington una vera e propria "emergenza".

Ipotesi rimozione per Trump

Nel gabinetto del presidente si rafforza sempre di più l'ipotesi di invocare il 25esimo emendamento per rimuovere Trump: all'interno della Casa Bianca se ne sta discutendo, ma per ora non è stato presentato nulla di formale al vicepresidente Mike Pence. Jay Timmons, presidente e amministratore delegato della National Association of Manufacturers, ha riferito che Pence potrebbe "prendere seriamente in considerazione la possibilità di invocare il 25esimo emendamento per preservare la democrazia".

Il 25esimo emendamento riguarda le procedure per la destituzione del presidente dall'incarico quando viene riconosciuto incapace di "adempiere ai poteri e ai doveri della carica". Consente pertanto di rimuovere il presidente senza che sia necessario elevare accuse precise. Può farvi ricorso il vicepresidente - che a quel punto lo sostituisce - e la maggioranza degli ufficiali esecutivi del presidente o un altro organo designato dal Congresso. Nel frattempo Matt Pottinger, il vice consigliere alla sicurezza nazionale di Trump, si è dimesso in seguito agli scontri. Alexandria Ocasio-Cortez, la deputata dei democratici, vorrebbe procedere con l'impeachment. Ilham Omar, altra deputata liberal parte dello Squad, ha annunciato di essere già al lavoro per la stesura degli articoli per l'impeahchment.

Vittoria di Biden certificata

Il Congresso Usa ha certificato la vittoria di Joe Biden, che ha avuto 306 voti dei grandi elettori contro i 232 ottenuti dal presidente uscente Donald Trump. Aprendo la seduta, Mike Pence ha condannato l'assalto delle scorse ore: "Non avete vinto, la violenza non vince mai". Trump ha assicurato: "Non sono d'accordo, ma ci sarà una transizione ordinata".

In una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca si legge: "È la fine del più grande mandato presidenziale della storia, ma è solo l'inizio della nostra lotta per fare l'America di nuovo grande. Ho sempre detto che continueremo la nostra lotta per assicurare che solo i voti legali contino".

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