Zika non aspetta le Olimpiadi, il virus è già arrivato negli Usa

Due bambini nascono microcefali in California, altri quattro casi a Miami. Le autorità sanitarie: "Accertati quasi 1700 contagi in tutti gli States. Evitate di andare in Florida"

Zika non aspetta le Olimpiadi, il virus è già arrivato negli Usa

Il virus Zika è arrivato negli Stati Uniti, in California sono nati due bimbi microcefali la cui patologia sarebbe direttamente collegata all’agente virale trasmesso dalle zanzare e che in Brasile ha causato una vera e propria epidemia. E cresce la paura anche in Florida dove il governatore ha annunciato che nel suo Stato s’è registrato, per la prima volta negli Usa, il caso di contagio diretto sul territorio dove Zika sarebbe stato portato direttamente dalle migrazioni di mosquitos.

Secondo quanto riporta il Los Angeles Times, nei giorni scorsi due bimbi in California sono venuti alla luce con i sintomi di un’evidente microcefalia che, stando alle autorità sanitarie locali che comunque sul caso tengono il più alto riserbo, sarebbe stata causata dal virus che sta terrorizzando il Brasile. Le madri sarebbero state colpite dalla malattia in Paesi dove la diffusione dell’agente patogeno è considerato fortemente attestato e quindi, sulla costa Ovest degli Stati Uniti, il contagio non sembra avvenire in modo diretto sul territorio.

Non è così, invece, in Florida dove in un’area a nord di Miami che è stata già circoscritta, si sono registrati nei giorni scorsi ben quattro casi del genere. I contagi in questione si sarebbero verificati nel mese di luglio. I numeri che raccontano la situazione sul territorio “continentale” degli Usa, in proporzione agli abitanti, non sembrano allarmanti ma, tuttavia, non vanno assolutamente presi sottogamba. Finora sono quasi 1700 i casi di Zika accertati negli Stati Uniti.

“Come avevamo già anticipato, Zika è qui”, ha detto Tom Frieden, responsabile del Centro di prevenzione e controllo sulle malattie contagiose (Cdc) di Atlanta. In Florida i controlli sono già partiti da tempo ma lo stesso Frieden s’è mostrato, con la stampa, abbastanza pessimista: “Analizzare tutte le zanzare per verificare quali siano quelle che portano il virus? Sarebbe come cercare un ago in un pagliaio”.

E Zika rischia anche di travolgere la stagione turistica del sud della Florida, oltre a tutte le precauzioni del caso da ricondurre a una normale profilassi d’igiene da tenere in caso di contatto con ogni tipo di insetto (le “solite” raccomandazioni relative

all’indossare maglie a maniche lunghe, avere sempre con sè uno spray anti-zanzare) il Cdc ha infatti invitato di evitare i viaggi nella zona interessata dal contagio che, da sempre, è un polo che attrae milioni di persone ogni anno.

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