Moody's taglia i rating a 114 banche europee Spread sopra i 400

Valanga di downgrade in tutta Europa: tagliato il rating a 114 banche Ue. La Bce avvisa: "Ripresa graduale dal 2012". E lo spread tra Btp e Bund tedeschi torna a crescere

Moody's taglia i rating  a 114 banche europee Spread sopra i 400

La ripresa economica per uscire dalla crisi sarà graduale. Ancora una volta gli economisti della Bce hanno tagliato le stime per i Paesi dell'Eurozona. Nel 2012 la crescita è stata, infatti, portata a -0,1% da +0,8%. Non solo. Anche da Moody's si è abbattuta un'altra scure contro il Vecchio Continente: l'agenzia internazionale ha, infatti, abbassato il rating di 114 banche europee. Tra queste ci sono anche 24 istituti italiani. 

L'Unione europea arranca, la moneta unica fatica a uscire dalla crisi economica e le banche risentono della forte speculazione sulle principali piazze finanziarie. Secondo Moody’s, l’abbassamento delle valutazioni è legata "al negativo e prolungato impatto della crisi dell’area euro, che rende molto difficile la situazione operativa per la banche europee". L'agenzia di rating ha tagliato anche alcune società italiane come Cassa depositi e prestiti, Poste ed Eni. "La decisione - ha spiegato Moody's - fa seguito al medesimo intervento compiuto dall’agenzia sul rating della Repubblica Italiana il 13 febbraio". Per Cassa depositi e prestiti il rating di lungo e breve termine è passato da A2/P-1 ad A3/P-2, con un outlook negativo. Per le Poste, invece, il rating è passato da A2 ad A3, anche qui con prospettive negative. Per l'Eni il rating è stato tagliato ad A2 dal precedente A1. Per Finmeccanica, infine, l’outlook è stato rivisto da stabile a negativo. E ancora: le valutazioni negative hanno riguardato anche numerosi enti locali come le Regioni Lombardia, Toscana, Umbria e Veneto che hanno subito un downgrade. Sono, poi, state declassate anche la provincia e il comune di Milano, Firenze e Torino e la città di Venezia.

Secondo gli economisti della Banca centrale europea, l'Eurozona dovrebbe registrare una ripresa economica "molto graduale" nel corso dell’anno. Nel bollettino mensile la Bce ha, infatti, spiegato, che "i tassi di interesse a breve termine molto contenuti e tutte le misure adottate per promuovere il buon funzionamento del settore finanziario dell’area euro sono di sostegno all’economia". Dopo aver rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2012 e il 2013, la Bce ha anche esortato i Paesi del Vecchio Continente ad attuare "una combinazione di riforme strutturali e disciplina di bilancio" al fine di "promuovere la fiducia" e "instaurare un contesto favorevole alla crescita sostenibile". Per quanto concerne le politiche di bilancio, invece, la Bce ha invitato i governi di tutti i Paesi dell'Eurozona ad "adoperarsi al massimo per assicurare la sostenibilità dei conti pubblici".

L'instabilità continua ad essere forte sulle principale piazze finanziarie del Vecchio Continente. E a chi credeva di essere (finalmente) uscito dal tunnel dello spread è stato nuovamente smentito. Questa mattina il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedesco è, infatti, tornato sopra i 400 punti base.

Secondo le prime indicazioni della giornata, il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco si è collocato oltre quota 404 punti dopo che ieri sera aveva chiuso a 385 punti. Il rendimento dei Btp è così salito al 5,88 per cento.

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