Lui, Gabriele Albertini, ci sarebbe anche andato alla presentazione della candidatura di Letizia Moratti, che nel 2006 gli succedette come sindaco di Milano e ora ha deciso di scendere in corsa per la presidenza della Regione Lombardia. I rapporti tra i due sono più che buoni, e la Moratti probabilmente contava sull'appoggio pubblico dell'amico Gabriele. A mettersi di mezzo, e a bloccare sul nascere qualunque endorsement di Albertini, è stato un nome comparso nello staff della candidata presidente. La Moratti nel «comitato dei garanti» ha arruolato Alfredo Robledo, ex procuratore aggiunto della Repubblica: che con Albertini è impegnato da dieci anni in uno scontro giudiziario senza esclusione di colpi, dopo che l'ex sindaco - allora europarlamentare di Forza Italia - lo aveva accusato sia in pubblico che con un esposto al ministro della Giustizia di avere commesso una sfilza di irregolarità nelle sue indagini più importanti, da quella sui derivati finanziari utilizzati dalla giunta Albertini , a quella sul'acquisto della Serravalle, all'inchiesta sugli emendamenti in bianco al bilancio 2003.
Alla assenza di Albertini alla sua presentazione la Moratti reagisce con un messaggio addolorato, «mi è spiaciuto tanto che ieri non fossi presente. Mi farebbe tanto piacere che tu mi dicessi cosa pensi del mio discorso che ti giro. Si sentiva la tua mancanza». Risposta di Albertini: «Non puoi pensare che io possa condividere, anche per un solo istante, qualche contiguità con Robledo, un indegno ex magistrato». Nella risposta alla Moratti, Albertini prosegue dipingendo a fosche tinte la figura di Robledo, «bandito da Milano e trasferito a Torino per gravi motivi disciplinari, decurtato di sei mesi di anzianità per gli stessi motivi, degradato da procuratore aggiunto a sostituto procuratore sempre con le stesse causali, prepensionato con quasi tre anni di anticipo per sfuggire a quattro ulteriori procedimenti disciplinari».
La Moratti aveva invitato Robledo - attualmente presidente del gruppo Sangalli, specializzato in appalti - a collaborare con lei già quando era approdata alla vicepresidenza della Regione.
Ora lo ha voluto come garante nella sua Lista per le elezioni del prossimo anno come candidata del Terzo polo. Una scelta non scontata, visto che Robledo quando era in Procura non ebbe riguardi reverenziali verso la giunta Moratti. Ma che ora costa alla Moratti un appoggio importante come quello di Albertini.
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