Anche se ci si gioca un mondiale per club, quando si affrontano squadre semisconosciute, come i sudcoreani dello Seongnam, il rischio è sempre quello di prendere certe sfide sottogamba e rimediare soltanto brutte figure:i brasiliani dell’Internacional di Porto Alegre ne hanno avuto prova l’altro ieri. «Per fortuna esordisce un evidentemente soddisfatto Massimo Moratti - c’è stata molta attenzione e molta professionalità dall’inizio alla fine: io ero teso, perché nel calcio fino alla fine devi mantenere il risultato, ma l’abbiamo fatto bene. Non era facile perché la vittoria del Mazembe aveva dimostrato che anche chi partiva sfavorito poteva dire la sua e questo forse ci ha aiutato a concentrarci maggiormente».
Tre a zero rotondo, partita mai in discussione, sicuramente un punto a favore di Benitez: «Ha preparato molto bene la partita, si vedeva che era molto concentrato: sono contento», conclude Moratti. E così anche Rafa Benitez può tirare un primo sospiro di sollievo. «Sono tornati dei giocatori importanti e questo si vede - esordisce il tecnico nerazzurro - . È stata una partita durissima, difficile, contro una squadra intensa e veloce. Sono molto contento: manca ancora ritmo, ma c’è più qualità». Ora tral’Inter e il mondiale ci sono soltanto i congolesi del Mazembe.
«Per noi incontrare il Mazembe e non l’Internacional non fa differenza, piuttosto sono preoccupato per Sneijder perché è quasi sicuro che non ce la farà per la finale per un risentimento muscolare», l’annotazione dello spagnolo che con in tasca la finale prova a disegnare il futuro della stagione nerazzurra: «Il Mondiale per Club come scintilla per rilanciarci? Prima vinciamo, poi di certo avere più scelta per un allenatore è importante. L’inizio è stato difficile e dopo un minuto abbiamo perso Sneijder, però i ragazzi hanno reagito bene: non era facile visto il caldo e i tanti giocatori al rientro da un infortunio».
E sull’entrataccia che quasi certamente costerà all’olandese Sneijder la finale, anche Stankovic vuole dire la sua, senza tralasciare una vena polemica: «Che sfortuna- attacca il serbo, utilizzando anche un termine un po’ più colorito-prendere una “randellata” così dopo solo un minuto. Ma la cosa che ci ha più sorpreso è vedere la panchina dei sudcoreani applaudire per quell’intervento: naturalmente la vittoria è dedicata a Wesley». Una vittoria che, scontato dirlo, conta tantissimo per l’ambiente nerazzurro: «C’è un lavoro di un anno e mezzo dietro questa finale, ce la meritiamo» conclude il serbo, prima di sorridere al rientro in squadra di Milito: «Gli spazi che crea per noi centrocampisti sono importantissimi e noi cerchiamo sempre di sfruttarli al massimo».
Euforia dilagante, l’obiettivo principe della stagione è ormai lì a un passo, ieri sera non c’era nerazzurro che parlasse con toni quasi trionfalistici di un’Inter, finalmente, ritrovata. A partire dal «Principe» Milito, bomber dalle uova d’oro la passata stagione, che al rientro dall’infortunio ha prontamente ritrovato quel feeling col gol smarrito a inizio campionato: «Sono felicissimo per la vittoria - esordisce l’argentino - , e a livello personale sono molto contento per il mio rientro: fisicamente mi sono trovato bene, mi manca un po’ di condizione ma giocando con continuità migliorerà ancora. Siamo consapevoli che quando arriveremo al top della condizione, ritornerà anche l’Inter della passata stagione. La finale? Rispettiamo tutti i rivali, il Mazembe è una squadra tosta, ma noi siamo tranquilli e fiduciosi».
Man mano che l’infermeria si svuoterà, l’Inter crescerà di pari passo: lo pensano in tanti, capitan Zanetti lo spiega chiaramente: «Ho sempre detto che al completo siamo una squadra molto forte e stasera l’abbiamo dimostrato - sottolinea il centrocampista nerazzurro che al termine della sfida si è lungamente
trattenuto a bordo campo con moglie e figli, a cui ha dedicato la vittoria - . Siamo scesi sul terreno di gioco e fin da subito si è visto l’atteggiamento di chi vuole vincere. Vogliamo portare questa coppa a Milano».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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