Morte della romena in metro: Burtone chiederà il rito abbreviato condizionato

Il pm ha depositato la richiesta di giudizio immediato con l'accusa di omicidio preterintenzionale nei confronti di Burtone.

Alessio Burtone, il giovane in carcere dal 18 ottobre scorso per la morte dell'infermiera romena Maricica Hahaianu, da lui colpita con un pugno in una stazione della metropolitana (dopo essere stato provocato a lungo dalla donna), chiederà di essere giudicato con il rito abbreviato condizionato. Lo ha annunciato oggi il suo difensore, Fabrizio Gallo, in merito all'esito della perizia medica disposta dalla Procura di Roma che, come rivelato ieri dal Messaggero, ha stabilito che l'infermiera romena è morta solo per le conseguenze del pugno ricevuto in faccia e non anche per presunte negligenze dei medici che l'avevano in cura. L'esito dell'autopsia, eseguita dal pool di medici legali coordinati da Paolo Arbarello, è in netta contrapposizione con i risultati di una consulenza di parte dalla quale emergerebbe il comportamento «dei medici omissivo a condizionare negativamente l'evoluzione clinica delle condizioni della romena fino al decesso».
In vista della richiesta di giudizio immediato di Burtone per omicidio preterintenzionale, ormai imminente, l'avvocato Gallo ha spiegato che chiederà il rito abbreviato condizionato all'espletamento di una super perizia per stabilire le cause della morte. Il legale non ha nascosto perplessità per i risultati degli accertamenti autoptici proprio alla luce di quanto avevano sostenuto i propri consulenti.

Intanto il pm Antonio Calaresu ha depositato la richiesta di giudizio immediato con l'accusa di omicidio preterintenzionale nei confronti di Burtone. La consulenza medica dell'accusa esclude di fatto che la morte della donna sia stata provocata da colpe imputabili ai medici del policlinico, tesi sostenuta invece dalla difesa.

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