Morto Gallitto, uno dei padri della destra

Esponente di punta del Msi, fedelissimo di Almirante, era uno dei saggi del comitato dei garanti del Pdl. Sabbatani Schiuma: "Roma gli dedichi una strada"

Si è spento oggi in Trentino Alto Adige, nei pressi di Cavalese, l'avvocato Bartolo Gallitto, per anni esponente di punta del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale, del quale fu segretario federale nella capitale.
Gallitto, 88 anni, avvocato specialista in diritto del lavoro, ex marò del Battaglione Nuotatori Paracadutisti nella Rsi e già presidente dell'Associazione combattenti X Mas, è stato consigliere d'amministrazione di vari Enti pubblici quali Inail e Inps e componente laico di Alleanza Nazionale al Consiglio Superiore della Magistratura. Già consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Roma e presidente dell'Enas, dopo l'ultimo congresso che ha sancito la confluenza di An nel Pdl Gallitto era uno dei 9 saggi del comitato dei garanti.
I funerali si svolgeranno martedì 25 alle ore 10 presso la Chiesa di Cristo Re in viale Mazzini a Roma. Alle esequie parteciperà il presidente della Camera Gianfranco Fini.
«Ho appreso commosso della scomparsa di Bartolo Gallitto, grande amico e personalità importante della destra romana - le parole del sindaci Gianni Alemanno - Gallitto è stato uno degli esempi migliori di come sia stato possibile attraversare le più drammatiche contingenze storiche mantenendo uno stile di onestà, di grande generosità umana e di autentico spirito di servizio per l'Italia. Per tutti noi, che siamo cresciuti nel Msi e in An, è stato un punto di riferimento con la sua saggezza e la sua prudenza. Per questo continueremo a portarlo nei nostri cuori».
«Con la morte di Bartolo Gallitto scompare una delle figure storiche della destra - il ricordo di Maurizio Gasparri, capopgruppo del Pdl al senato - Soldato coraggioso e coerente è stato tra i primi esponenti del Msi nel dopoguerra. Uomo di fiducia di Almirante, fu segretario a Roma del Msi-Dn ed è stato guida e tutela per la nostra generazione che con Fini, me e Alemanno ha avviato il proprio cammino. Nel sindacato, ai vertici del Csm, dell'Inps e dell'Inail, dell'avvocatura, ha confermato quei valori di saggezza e onestà dei quali è stato per tanti nella destra un indimenticabile maestro.

Lo ricordiamo commossi come uno dei padri della destra italiana». E Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale nel Lazio del "Movimento per l'Italia" con Daniela Santanchè, chiede che "la città di Roma voglia ricordarlo con l'intitolazione di una strada alla sua memoria».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica