Mostra scandalo a Glasgow: per gli organizzatori è arte deturpare la Bibbia

I visitatori possono scrivere sul testo sacro e «arricchirlo» con le loro idee. Ma i più scrivono solo parolacce

Scrivere parolacce su una Bibbia per qualcuno è arte.
Una mostra che incoraggia i visitatori che si sentono «esclusi» dagli insegnamenti della Bibbia a scrivere un messaggio all'interno del libro sacro ha scatenato una bufera di polemiche dopo che il testo sacro è stato riempito di frasi oscene.
La Bibbia «aperta» al pubblico è uno dei pezzi centrali di Made In God's Image, una mostra in corso alla Gallery of Modern Art (Goma) di Glasgow. Accanto al libro si trova una scatola piena di penne e un cartello che invita i visitatori ad arricchire il testo sacro: «Se sentite di essere stati esclusi dalla Bibbia, per favore scrivete ritagliandovi il vostro posto».
All'invito i visitatori hanno risposto in molti modi, quasi tutti repellenti: «Il Vangelo secondo Luke Skywalker» e «Sono bisessuale, femmina e orgogliosa e non voglio un dio a cui questo non piace». Forse addirittura andando al di là delle già discutibili intenzioni degli organizzatori; Anthony Schrag e David Malone che sostengono: «Le cose offensive che sono state scritte non sono l'obiettivo dell'opera. Si trattava di un gesto di apertura. Se vogliamo aprire la Bibbia ad una discussione, certamente dobbiamo invitare la gente a parlare. L'arte ci permette di discutere cose difficili».
Le pagine contenenti i messaggi più sacrileghi, hanno dichiarato fonti del museo, verranno rimosse, ma per numerosi gruppi cristiani lo scandalo è il fatto che un evento simile sia stato organizzato. Sempre nell'ambito della mostra si può vedere un video che ritrae l'artista Roxanne Claxton mentre strappa pagine della Bibbia e se le infila in bocca, nel reggiseno e nelle mutande. «È un simbolo di una società spaccata e senza legge. Siamo arrivati al punto di definire arte moderna la profanazione della Bibbia.

La Bibbia rappresenta tutto ciò che non è questa arte: la creazione, la bellezza, la speranza e la rinascita», ha detto Andrea Minichiello Williams, direttore del Christian Legal.
Ma è ovvio che anche qualsiasi laico non accecato da fanatismi antireligiosi potrebbe, o meglio dovrebbe, sentirsi offeso dal trattamento riservato all'antico testo.

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