Per le moto restano molti dubbi

Una persona o una famiglia che risiede in centro e ha la necessità di spostarsi rapidamente, fino ad ieri aveva la possibilità di dotarsi di scooter, meglio se non ingombrante, lasciando l'autovettura posteggiata nel box/area condominiale pronta all'uso per gli spostamenti extraurbani.
Chi viene in centro per lavoro ed ha optato per la moto come unica alternativa per muoversi fino ad ieri, con difficoltà, riusciva a parcheggiare il due ruote mentre oggi con le aree blu non ci sono più alternative. Gli addetti ai lavori che così saggiamente hanno previsto così pochi posti moto hanno mai valutato il numero di mezzi a due ruote che si riversa in centro alla mattina con qualsiasi tempo ed in qualsiuasi stagione dell'anno? Hanno mai fatto caso a quante moto sono posteggiate, per esempio nella zona Liceo D'oria / Museo Naturale / Quadrilatero, tra le macchine o addirittura in aree vietate come all'interno delle zone delimitate dai famigerati «tognolini»? Hanno mai provato a trovare un posteggio per la moto in queste zone dopo le 8 / 8.30 della mattina? Se la situazione non era rosea prima cosa succederà adesso con le aree blu? Chi abita in queste zone e già non muoveva l'auto (e non l'userà neanche nel futuro) probabilmente non potrà usare nemmeno la moto con cui aveva rimediato la possibilità di recarsi chi a scuola chi al lavoro o comunque di muoversi in città. Come sono state predisposte le aree blu per le auto dovrebbero essere previste anche le aree blu per le moto dei residenti e delle aree bianche per chi affronta pioggia, vento e temperature rigide per raggiungere la destinazione al mattino presto.

Chi ha sempre tenuto la moto per strada dove la metterà? Inoltre se l'unico mezzo di locomozione dello sfortunato residente /o non residente fosse un vecchio scooter, in che modo viene garantito il suo diritto alla mobilità e di trovare un parcheggio ove lasciare il due ruote a suo rischio, piromani inclusi?

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