Extreme E, Carlos Sainz senior: “Corriamo per la sostenibilità”

Il due volte campione del mondo nel rally e imprenditore della Acciona-Sainz XE Team racconta la sua visione in merito alla mobilità elettrica

Extreme E, Carlos Sainz senior: “Corriamo per la sostenibilità”
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Dopo Lewis Hamilton e Nico Rosberg, anche Carlos Sainz Senior, due volte campione del mondo di rally e tre volte vincitore della Dakar, compresa l’edizione 2020, è entrato nel mondo Extreme E. Infatti Sainz è imprenditore dell’Acciona-Sainz XE Team che corre nel primo campionato del mondo per suv 100% elettrici. Ecco cosa ha raccontato a IlGiornale.it in merito alla sua visione della mobilità elettrica.

Non solo imprenditore

Fino allo scorso anno Carlos Sainz Senior ha partecipato alla prima gara full electric in qualità di imprenditore ma soprattutto come pilota. Quest’anno Sainz non correrà e al suo posto accanto a Laia Sanz, 13 Mondiali Trial e 5 titoli Enduro, ci sarà Mattia Ekström. La famiglia Sainz è socia del team insieme al gruppo Acciona, azienda che si occupa di energia da fonti rinnovabili. Complessivamente sono dieci le squadre che partecipano al Mondiale Extreme.

Un esercizio di sostenibilità

La gara è stata pensata all’insegna della salvaguardia ambientale e, a questo proposito, abbiamo chiesto a Sainz cosa ne pensasse. L’imprenditore dell’Acciona-Sainz XE Team ha spiegato che la gara è un buon esercizio per la sostenibilità all’interno del mondo dello sport il quale dev’essere sensibile al grande passo che tutti noi dobbiamo fare nei confronti dell’ambiente. Secondo Sainz con questo evento si può dimostrare al mondo che il settore dei motori è un passo avanti sul tema della salvaguardia della terra. L’ex pilota ha affermato: “Siamo felici di essere i primi a correre con auto elettriche”.

Auto elettriche

In merito al tema tanto dibattuto delle auto elettriche Carlo Sainz ha poi spiegato che il futuro è sostenibile ed è convinto che applicando alcune politiche favorevoli all’ambiente è possibile contribuire al cambiamento.

Infatti l’indotto che sta attorno alla sfida ha delle regole specifiche, oltre alle auto full-electric, per esempio, ogni partecipare deve portare i propri piatti, posate e bicchieri e lavarli per evitare sprechi. Uscendo dal contesto della gara, l’ex pilota parla in generale della necessità di incentivare lo sviluppo di politiche favorevoli all’ambiente.

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