Aver portato a casa il terzo titolo mondiale consecutivo non basta a saziare la fame di vittorie del cannibale Max Verstappen. Il pilota olandese saluta la compagnia alla partenza e non si guarda più indietro, portandosi a casa la 14a vittoria stagionale nel Gran Premio del Qatar. Alle sue spalle, a parte le scintille in casa Mercedes e McLaren, succede poco o niente, in una gara all’insegna degli errori e delle penalizzazioni. Dopo il problema meccanico della Ferrari di Sainz, nemmeno partito, Leclerc conclude una gara anonima in quinta posizione, senza mai sembrare davvero competitivo. Per lo spettacolo, a quanto pare, toccherà aspettare ancora.
Già alla prima curva il duello in casa Mercedes finisce nel peggiore dei modi: Hamilton tocca la vettura di Russell ed è costretto al ritiro. Ne approfittano Piastri, Alonso e Leclerc, che, però, dopo la sosta ai box sembra avere qualche problema, venendo scavalcato da Norris. Mentre Verstappen si invola verso l’ennesima vittoria, fioccano le penalizzazioni nei confronti di Perez e c’è un fuoripista pericoloso di Alonso, che per poco non impatta Leclerc. Nel finale c’è spazio per il duello tra le due McLaren ma non è abbastanza per animare l’ennesimo gran premio noiosetto. I più felici di lasciarsi alle spalle i Qatar saranno però i piloti, che hanno sofferto tantissimo l’assurdo caldo di Losail, che ha costretto al ritiro Sargeant.
Sainz ko, disastro Mercedes
La domenica dei tifosi della Rossa inizia male già prima che i semafori si spengano sul circuito di Losail. A poche ore dal via, infatti, la scuderia ha fatto sapere che la vettura di Carlos Sainz ha fatto registrare un grave problema al sistema di alimentazione dalla vettura. Nonostante i tentativi disperati, non è stato possibile riparare il danno, costringendo il pilota spagnolo a saltare il Gran Premio del Qatar. Altro problema, sebbene meno grave, per la Red Bull di Sergio Perez: visto che i meccanici sono stati costretti a riparare la vettura in regime di parco chiuso, il messicano dovrà partire dalla corsia dei box. Per fortuna, però, la scuderia anglo-austriaca è riuscita ad evitare i dieci secondi di penalizzazione, punizione toccata a Logan Sargeant in Giappone.
Ulteriore problema, la direttiva della Fia che impone una lunghezza massima di 18 giri ai vari stint durante la gara, probabilmente per evitare che le varie scuderie usino le disastrose soft per un solo giro, come preannunciato dopo la sprint race di sabato. Quasi tutti i piloti di punta, a parte Lewis Hamilton, partiranno quindi con delle gomme medie usate, coperture che si sono rivelate molto più competitive. La partenza si rivela molto più animata per del previsto per l’ennesima puntata della lotta intestina alla Mercedes: Hamilton scatta benissimo e prova a mettersi dietro il compagno di squadra alla prima curva. L’ex campione del mondo prova un rischioso sorpasso all’esterno e non riesce ad evitare il contatto con Russell: ad avere la peggio è proprio Hamilton, che finisce nella ghiaia e non può ripartire. Vista la posizione pericolosa, entra subito in pista la safety car. Ad approfittare del disastro Mercedes sono quindi Oscar Piastri e Fernando Alonso, che occupano la seconda e terza posizione. Russell, nel frattempo, è costretto a rientrare ai box, perdendo parecchie posizioni.
Leclerc in crisi
Mentre i due piloti Mercedes si accusano a vicenda per l’incidente, rimuovere la vettura di Hamilton richiede più tempo del previsto, tanto da consentire a diverse vetture di rientrare ai box per un pit stop anticipato. Alla ripartenza scatta meglio di tutti Verstappen ma anche Leclerc non ha problemi a contenere l’attacco di Ocon: Perez, nel frattempo, è già risalito in 13a posizione. A rovinare la giornata di Nico Hulkenberg arriva il verdetto della giuria: 10 secondi di penalizzazione per aver preso il posto di Carlos Sainz in griglia. Errore incomprensibile quello del pilota tedesco, che sicuramente causerà non poche discussioni in casa Haas. Posizioni per ora stabilizzate con Verstappen che tiene a distanza di sicurezza l’arrembante Piastri mentre Leclerc non riesce a recuperare nei confronti di Alonso, nonostante un lungo dell’asturiano che gli costa qualche decimo di secondo. Già al decimo giro iniziano le prime soste: dopo Tsunoda ed Ocon tocca anche ad Alonso mentre Leclerc preferisce ritardare la fermata. Il monegasco si ferma due giri dopo, assieme ad Oscar Piastri, che non riusciva a recuperare terreno nei confronti di Verstappen.
Nonostante una sosta non fulminea, l’australiano riesce a rientrare davanti ad Alonso, che ha approfittato della gomma nuova per scavalcare Leclerc. Norris, dopo aver cambiato le gomme, inizia a spingere: ha parecchio da recuperare, visto che è stato coinvolto nell’incidente tra le Mercedes. Mentre Russell rientra per montare una gialla nuova, l’alfiere della Ferrari sta soffrendo maledettamente dietro a Lawson; il dubbio è che la sua SF-23 abbia qualche problema. La team radio conferma che i problemi di consumo gomme della Rossa non sono ancora risolti: il muretto sta chiedendo al monegasco di far durare più possibile questo treno di gomme. Dopo l’ennesimo giro veloce, il campione del mondo viene richiamato ai box, mentre Norris si fa minaccioso negli scarichi di Leclerc. I due si scambiano sorpassi e controsorpassi per un paio di giri ma, alla fine, la McLaren riesce a staccare la Ferrari, in evidente crisi.
Perez penalizzato, pasticcio Alonso
Diversi piloti continuano ad avere problemi a rimanere nei nuovi limiti del tracciato qatariota, introdotti per motivi di sicurezza: sia i tempi di Leclerc che di Alonso sono cancellati dalla direzione. Se dovessero ripetersi errori del genere, entrambi rischierebbero una penalizzazione. Il problema è ancora più serio per Piastri ed Ocon, ai quali viene esposta la bandiera bianca e nera, ultimo avvertimento prima della penalizzazione. Norris fa segnare giri veloci a ripetizione, riportandosi sotto all’Aston Martin di Alonso: Leclerc, invece, commette un errore e, prima di avere a che fare con Ocon, decide di rientrare ai box. Stessa scelta anche per Piastri e per il pilota francese dell’Alpine. Nel frattempo la direzione mette sotto inchiesta Sergio Perez per aver superato i track limits: dopo un paio di giri arriva la decisione, 5 secondi di penalizzazione. Mentre Alonso fa sapere al muretto che il suo sedile sta quasi andando a fuoco, Norris mette un pit stop fulmineo, avvicinandosi ulteriormente all’asturiano.
Il pilota della McLaren ne ha decisamente di più dell’ex campione del mondo e lo sorpassa in pochi giri, mentre il compagno di squadra si riporta in seconda posizione, completando il podio per la scuderia di Woking. Leclerc scavalca Stroll mentre Verstappen viene invitato dal muretto ad alzare il ritmo, visto i giri velocissimi fatti segnare dalle McLaren, cosa che l’olandese fa immediatamente. Perez approfitta della sosta per scontare la penalità ma a fare notizia è Alonso, i cui problemi sembrano peggiorare giro dopo giro. L’asturiano finisce nella ghiaia e viene superato anche da Leclerc, che per poco non colpisce l’Aston Martin mentre sta rientrando in pista. Al giro 35 Verstappen rientra in pista dopo aver montato la gomma dura ancora in testa, in quella che si preannuncia come l’ennesima cavalcata solitaria verso la vittoria. Se Piastri soffre un attimo con le dure, Alonso si rifa sotto a Leclerc ma è sotto inchiesta per come è rientrato in pista. La domenica da lupi di Perez continua; arriva un’altra penalizzazione di cinque secondi.
Troppo caldo, Sargeant si ritira
Il gran caldo umido del Qatar finisce per costare la gara a Logan Sargeant: il pilota americano, che sta lottando per mantenere il sedile, prova a stringere i denti ma, al giro 42, è costretto al ritiro. Un giro dopo Leclerc viene richiamato ai box, dando il via all’ultima tornata di pit stop, forse necessaria visto che il nuovo asfalto di Losail è piuttosto abrasivo. Piastri segue il suo esempio il giro successivo mentre Norris prova a spingere al massimo prima di rientrare per scavalcare senza problemi il compagno di squadra. Stroll e Gasly sono anche loro penalizzati di 5 secondi: come previsto sabato, i nuovi limiti della pista sono troppo difficili da rispettare in condizioni di gara. L’azzardo di Norris non paga, con l’australiano che conserva la seconda posizione ma negli ultimi giri il pilota inglese proverà sicuramente a farsi sotto.
Il muretto della McLaren, quando Piastri e Norris si sfidano a colpi di giri veloci, invita l’inglese ad alzare il piede dall’acceleratore, così da portare al traguardo entrambe le vetture. Norris non la prende benissimo, ennesima prova che le prestazioni del rookie australiano hanno creato parecchia tensione in questi ultimi giorni. L’inglese continua a tirare come niente fosse, abbassando ulteriormente il tempo sul giro. Il nemico peggiore dei piloti, però, è il caldo assurdo di Losail: nonostante sia notte inoltrata, i 34° e il 72% di umidità costringono Norris e Russell a mettere la mano fuori dall’abitacolo per cercare un minimo di refrigerio. A quattro giri dalla fine, Norris è a solo 1,5 secondi dal compagno di squadra: vedremo se, dopo il disastro Mercedes, anche la McLaren deciderà di complicarsi le cose da sola. Alla fine la rincorsa di Norris non ha successo.
Dopo essersi preso anche il punto per il giro più veloce, trionfa ancora Max Verstappen, che chiude davanti a Piastri e Norris. Nonostante un crollo di prestazioni negli ultimi giri, Russell riesce a contenere la rimonta di Leclerc, che chiude una gara anonima con un deludente quinto posto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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