Si inaspriscono i provvedimenti nei confronti dei piloti in caso di cattiva condotta: in Formula 1 è fermento per le regole inserite nel nuovo regolamento, e pare essere già scontro fra i diretti interessati e Mohammed Ben Sulayem, presidente della Fia (Federazione Internazionale dell'Automobile).
Sono stati effettivamente apportati dei cambiamenti al Codice sportivo. Cambiamenti che prevedono pene più severe nei confronti di certi comportamenti adottati dai piloti. Una vera e propria linea dura che ha fatto storcere la bocca a molti, e causato un'accesa polemica. Nel prossimo futuro basterà un'imprecazione particolarmente colorita, o un commento pesante nei confronti dei commissari, per far scattare la sanzione. Sarà punibile ogni comportamento considerato lesivo contro il motorsport. I provvedimenti sono piuttosto pesanti: si va da multe salatissime alla sospensione dal campionato mondiale.
Chiaramente la minaccia di simili sanzioni ha scatenato la reazione dei piloti. La Grand Prix Drivers' Association, l'associazione che li rappresenta, ha già fatto sentire la propria voce. "Regola ridicola, il presidente della Fia si comporta come un dittatore. Queste decisioni sono state prese senza alcuna consultazione con le parti interessate", ha dichiarato la Gpda ai microfoni della Bbc.
Non solo. I piloti si sarebbero direttamente rivolti a Ben Sulayem, scrivendogli un'accorata lettera che, ad oggi, non ha ancora ricevuto risposta. Tutto fa pensare, dunque, che lo scontro sia effettivamente aperto e molto aspro.
La linea presa della Fia è quella dell'intransigenza. Non saranno tollerate parolacce, insulti, commenti negativi nei confronti di commissari e steward, lamentele, mancanze di rispetto, gesti o segni offensivi, e comportamenti aggressivi. Le pene previste sono molteplici. Per quanto concerne le multe, si parte da una sanzione base che aumenta a seconda dei campionati, fino a quadruplicarsi per i piloti di Formula 1. Si va da un minimo di 10mila euro, che in F1 diventano 40mila, a un massimo di 30 mila (120mila in F1). Alla terza infrazione, oltre alla multa, scatta anche la sospensione dal campionato e la detrazione dei punti in classifica. Dalla Fia assicurano che le sanzioni verranno applicate in modo chiaro e trasparente, ma ciò non tranquillizza di certo i piloti.
Oltre ai comportamenti vietati menzionati in precedenza, non saranno permesse dichiarazioni politiche, religiose e intime. Le eccezioni dovranno prima essere concordate con la Federazione e approvate.
In caso di violazione, dovranno esserci delle scuse da parte del pilota.I casi di Max Verstappen e Charles Leclerc sembrano aver aperto la strada a un clima di tolleranza zero che sta generando non pochi malumori in queste ore.
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