MotoGP, Zarco trionfa in Australia: Bagnaia (secondo) allunga su Martin

Finale pazzo Phillip Island. Martin dopo aver dominato la gara fino all’ultimo giro, va incrisi di gomme e viene rimontato da tutti gli inseguitori

MotoGP, Zarco trionfa in Australia: Bagnaia (secondo) allunga su Martin
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Johann Zarco si regala una grande vittoria a Phillip Island. Il francese della Ducati Prima Pramac, con il tempo di 40'39"446, in una splendida volata finale, ha vinto il GP di Australia di MotoGP. Seconda posizione per il campione del mondo e leader della classifica piloti, Pecco Bagnaia (Ducati), che chiude a 2 decimi e che negli ultimi giri ha recuperato tre posizioni finendo alle spalle del francese che ha vinto il suo primo GP dopo 120 corse.

Terzo posto per Fabio Di Giannantonio (Ducati Gresini, +0"477), quarto Brad Binder, l'alfiere sudafricano della Ktm, quinto Jorge Martin (Ducati Prima Pramac) che ha letteralmente dominato la gara fino a quattro giri dalla fine, prima di andare in crisi di gomme. Completano la top ten Marco Bezzecchi (6°), Jack Miller (7°), Aleix Espargarò (8°), Alex Marquez (9°) ed Enea Bastianini (10°).

Grazie al secondo posto Bagnaia, guadagna altri 9 punti in classifica sullo spagnolo: Pecco consolida così il primato, adesso è a +27 sul rivale del team Pramac.

La gara

Un'autentica beffa per Jorge Martin, che ha a lungo dominato la gara sul circuito di Phillip Island, anticipata al sabato per l'allerta meteo su domani, giornata in cui è stata messa in programma la Sprint Race. Dopo una prepotente mattinata con pole e record della pista, lo spagnolo parte a razzo, guadagnando dopo 4 giri più di 4 secondi di vantaggio su Bagnaia, scivolato in quarta posizione dietro uno scatenato Di Giannantonio e incalzato da Marc Marquez. A metà gara, Martin è sembrato gestire un vantaggio che nel frattempo si è fatto abissale, con Binder a 3 secondi e mezzo ma Di Giannantonio che gli si faceva sotto e Bagnaia che restava a un secondo dal pilota italiano del team Gresini.

Nel finale però il crollo dello spagnolo diventa impressionante: i 3 secondi e passa di vantaggio sono scesi a 4 soli decimi nell’ultimo giro. Zarco è arrivato, implacabile: Bagnaia ne ha approfittato, mettendosi a ruota, Di Giannantonio ha sua volta ha attaccato e sulla curva finale anche Binder ha avuto la meglio sul povero Martin. Tagliato il traguardo, il francese si è esibito nel suo tradizionale salto all’indietro: la celebrazione di un successo che non arrivava dai tempi della Moto2. Domani alle 4.00 ore italiane la Sprint Race. Tra una settimana, appuntamento in Thailandia.

Ordine di arrivo

  1. Johann Zarco (Ducati)
  2. Pecco Bagnaia (Ducati)
  3. Fabio Di Giannantonio (Ducati)
  4. Brad Binder (KTM)
  5. Jorge Martin (Ducati)
  6. Marco Bezzecchi (Ducati)
  7. Jack Miller (KTM)
  8. Aleix Espargaro (Aprilia)
  9. Alex Marquez (Ducati)
  10. Enea Bastianini (Ducati)

Classifica mondiale

  1. Pecco Bagnaia (Ducati) 366
  2. Jorge Martin (Ducati) 339
  3. Marco Bezzecchi (Ducati) 293
  4. Brad Binder (KTM) 224
  5. Johann Zarco (Ducati Pramac) 187
  6. Aleix Espargaro (Aprilia) 185
  7. Maverick Vinales (Aprilia) 170
  8. Luca Marini (Ducati Mooney VR46) 148
  9. Jack Miller (KTM) 144
  10. Fabio Quartararo (Yamaha) 134

Le reazioni

A 33 anni, dopo 120 gare in top class, arriva la prima vittoria per Johann Zarco. "Bellissima sensazione, difficile da crederci. Buona partenza, bella gara: ero molto veloce con Pecco, sapevamo che in quel momento era impossibile raggiungere Martin. Allora ho cercato di gestire al meglio la gomma posteriore. Mi sono reso conto che si poteva fare, ma il crollo di Martin mi ha sorpreso. Avercela fatta, dopo così tante corse, è bellissimo: so che piangerò. E mi godrò questa serata" le prime parole del pilota francese.

Un sabato da incorniciare anche per Pecco Bagnaia, sempre più in testa alla classifica: "Sapevo che i ragazzi davanti stavano spingendo: forse troppo, perché anche

la mia ruota dietro – con la gomma media - scivolava tanto. Sono stato attento per tutta la gara, ho capito si poteva recuperare. Zarco oggi era fortissimo, ho cercato di approfittare del suo sorpasso nel finale".

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