Sono passati ormai 15 anni da quando la Casa degli anelli si è inventata il concetto Allroad; prima di lei i fascioni paracolpi non verniciati e i cerchi in lega con razze robuste erano riservati ai fuoristrada puri.
Da allora Allroad è stata capace di fare la differenza rispetto a fenomento SUV perché in grado coniugare la praticità di guida di una vettura tradizionale e l'eleganza con il vantaggio di poter percorrere anche le strade più acidentate.
Rispetto alla versione stradale pura, sulla Allroad ci sono 37 mm in più di altezza della carrozzeria, la carreggiata allargata e le protezioni specifiche in acciaio inossidabile della scocca anteriore e posteriore, nonché cerchi in lega di alluminio con design specifico allroad disponibile nel diametro di 17 pollici e su richiesta anche di 18 e 19.
Le possibili varianti della Allroad, tra i quattro allestimenti, le motorizzazioni e le opzioni legate al cambio, sono ben trentasei, e comprendono il meglio della tecnologia Audi: l’equipaggiamento di sicurezza Audi assistant system con Adaptive cruise control, un radar che regola automaticamente la distanza dalla vettura che precede, e Active lane assist che segnala lo scavalcamento di corsia durante la guida.
Tra tutte queste possibilità di scelta, il miglior compromesso sembra essere proprio quello della vettura in prova (2.0TDI quattro S tronic), con motorizzazione a gasolio di due litri di cilindrata da 177 cavalli e cambio robotizzato a doppia frizione (eccellente). Il motivo? 210 km/h di velocità massima, accelerazione 0-100 km/h in 8”1 e consumi (veri) di 5,4 litri ogni 100 km nel ciclo extraurbano, sono indubbiamente valori interessanti.
La guida (come anche la capacità di carico) non difetta rispetto alla sorella maggiore A6 o alla cugina Q5, sia su asfalto, sia quando ci si spinge fuori strada. Il matrimonio tra telaio, ripartizione dei pesi e carreggiata offre un sicuro contatto sull’asfalto non solo se si vogliono scaricare i cavalli a terra ma soprattutto se si desidera un valore di comfort elevato.
Dal punto di vista dinamico, non le si può muovere alcuna critica: la trazione integrale c’è ma non si sente; non penalizza i consumi ma infonde sicurezza nelle situazioni in cui il terreno ha scarso grip. Il cambio S tronic a doppia frizione è velocissimo nella cambiata – si parla di 0,2 secondi – e stupisce per la fluidità nella guida. Difficile fare meglio.
Gli accessori disponibili infine possono trasformare l’abitacolo della A4 in una cabina di prima classe.
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