Domani sarà l'ultimo giorno del celebre Maggiolino. L'azienda automobilistica Volkswagen, infatti, terminerà la produzione dell'ultimo modello, dopo oltre 80 anni.
L'ultima fabbrica da cui usciva ancora il Maggiolino si trova a Puebla, in Messico, e lì domani si celebrerà la fine di un mito, nato nel 1938, per volontà di Adolf Hitler, che voleva costruire una vettura per il popolo tedesco. Per la prima volta nella storia, era stato un politico a dettare le caratteristiche dell'automobile e il tecnico, che Hitler aveva individuato in Porsche, aveva il solo compito di realizzare le idee del Fuhrer.
La macchina fu costruita di modo che fosse abitabile per 5 persone, con un consumo medio tra i 7 e gli 8 litri di benzina ogni 100 chilometri e ad un prezzo accessibile alla popolazione, inferiore ai mille marchi. Nel 1935 Porche presenò due prototipi di auto, costruiti a mano, mentre Hitler nel 1937 aveva ordinato di costruire una fabbrica, che sarebbe diventato il quartier generale della casa automobilistica: nel 1938 la fabbrica fu inaugurata e nacque la Volkswagen.
Poi, durante la Seconda guerra mondiale, la Volkswagen iniziò a produrre veicoli militari e la fabbrica venne riaperta solamente dopo il conflitto, sotto il controllo degli inglesi e del figlio di Porsche. La produzione del ripartì con una nuova versione dell'utilitaria prodotta prima della guerra, che aveva il nome di Type 1. Solamente nel 1967 l'auto venne chiamata Maggiolino e il nome causò un'impennata delle vendite.
Nel 1959 arrivo negli Stati Uniti e qualche anno dopo divenne protagonista del film Un Maggiolino tutto matto.La fabbrica messicana era l'ultima rimasta a produrre il leggendario Maggiolino, ma lo scorso anno la Volkswagen aveva annunciato la fine della produzione per il 2019. Domani sarà il giorno dell'addio.
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