da Milano
Alcuni operatori elettrici nazionali, in testa Enel, Endesa, Edison, Tirreno Power ed Edipower, hanno deciso di chiudere lindagine avviata dallAutorità per lenergia sul black out del 28 settembre del 2003, con il pagamento di unoblazione di 50mila euro a testa.
Lorganismo guidato da Alessandro Ortis ha però fatto slittare i termini di chiusura dellistruttoria al 30 novembre, in attesa di un parere del Consiglio di Stato. Il pagamento in misura ridotta, a quanto riferisce lagenzia Adnkronos, dovrebbe evitare uneventuale sanzione amministrativa e giuridicamente non comporta unammissione di colpa.
Nei mesi scorsi, il Parlamento, con la legge 80 del 14 maggio, ha infatti escluso la possibilità di effettuare loblazione nellambito di procedimenti dellAutorità. Tuttavia, in questo caso, gli operatori ritengono di poter ricorrere alloblazione perché levento contestato è precedente allentrata in vigore della nuova legge.
Il pagamento è avvenuto prima della formalizzazione da parte dellAutorità delle conclusioni dellistruttoria, che aveva contestato ai produttori elettrici italiani e al Grtn una serie di addebiti tecnici sul funzionamento delle centrali che avrebbero determinato il «grande buio» del 28 settembre di due anni fa, per la caduta di un albero che aveva interrotto un tratto della rete in Svizzera che portava lenergia in Italia. Linterruzione della linea elettrica era avvenuta di notte, in un momento in cui molte centrali sono inattive a causa dei bassi consumi di energia.
Secondo lAutorità, alcune centrali non avrebbero osservato le prestazioni tecniche minime in presenza di variazioni di frequenza e di tensione o avrebbero violato la disciplina concernente le procedure di rifiuto di carico o non avrebbero partecipato con il tempismo necessario alle procedure di ripristino del servizio elettrico a seguito del disservizio che aveva interessato il sistema elettrico nazionale. Gli operatori hanno replicato che le conclusioni delle indagini internazionali portano a indicare come principale causa del black out, le carenze del gestore della rete svizzera.
Non solo: le aziende hanno rivendicato di aver agito per il meglio, sottolineando che le disfunzioni registrate dallAutorità sono riconducibili alle condizioni assolutamente eccezionali che si erano verificate in quelloccasione.
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