Dalla musica all'Auditel. Botto di ascolti per Nek

La trasmissione condotta con Bianca Guaccero vince la prima serata tv. "Ma resto un cantante"

Dalla musica all'Auditel. Botto di ascolti per Nek
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Comunque lui precisa subito che «resto un cantante prestato alla conduzione». Però è anche vero che debuttare in prima serata su Raiuno e battere Gerry Scotti su Canale 5 non capita a tutti. Riassunto. Nek con Bianca Guaccero ha condotto venerdì sera su Raiuno la prima puntata della quarta edizione di Dalla strada al palco, il programma un po' talent show e un po' varietà che per tre edizioni era andato in onda su Raidue. Là c'era Nek da solo, e gli ascolti, soprattutto fidelizzati, erano rassicuranti.

«Quando mi hanno detto che saremmo passati su Raiuno ho sperato che in questo trasferimento potessero seguirci tanti spettatori». E così è stato. Nella prima puntata, Dalla strada al palco ha convinto oltre tre milioni di telespettatori con il 19 per cento di share mentre Io canto Senior guidato da Scotti ha richiamato soltanto 2.205.000 spettatori con il 15.8%, oltre tre punti percentuali in meno che, in questo tipo di confronti, non sono proprio pochini (per la gioia di Marcello Ciannamea, direttore intrattenimento prime time, che ieri è stato tra i primi a congratularsi con Nek).

«Dalla strada al palco si è messo l'abito da sera» gongola Nek, che è realmente il ritratto del professionista serio e soprattutto umile. Da cantante di successo, ha iniziato a fare tv «imparando piano piano, cosa c'è di più bello di poter imparare sempre qualcosa di nuovo?» spiega adesso che ha superato una degli esami decisivi del conduttore tv: il pubblico della prima serata di Raiuno. «Prima di andare in onda mi avevano messo in guardia: occhio che questo pubblico è fatto di famiglie che hanno esigenze diverse rispetto a Rai. E noi abbiamo provato ad adattarci».

Nel cast è arrivata la donna del momento di Raiuno, ossia Bianca Guaccero direttamente dal primo posto di Ballando con le Stelle, ed è anche cambiata un po' la formula rispetto all'idea iniziale di Carlo Conti. Tutto naturalmente ruota sempre intorno agli artisti di strada che si raccontano e mettono in gioco non soltanto il proprio (eventuale) talento ma pure le proprie storie, le scelte spesso coraggiose ai limiti della follia, gli episodi romanzeschi di vite trascorse realmente on the road, sulle strade periferiche dei cosiddetti busker. «Bianca e io abbiamo provato a dare un po' di leggerezza in più». Entrambi si sono esibiti (lei bravissima a cantare, lui pure ma si sa), si sono visti un Al Bano esibirsi per strada travestito su di un marciapiede di Lecce e una Fiorella Mannoia ospite a sorpresa di una concorrente.

Ma si è anche vista una sintonia non così prevedibile tra i due conduttori. «Non era scontato che potessimo andare d'accordo e io, che ho compiuto 53 anni pochi giorni fa, sono un tipo che, se qualcosa non gli piace, si capisce subito. Entrambi siamo stati capaci di mettersi al servizio del programma senza risparmiarci».

E ora? «Ora ci sono le prossime puntate, arriveremo praticamente fino al Festival di Sanremo». Ecco qui.

Le piacerebbe condurlo? «Certo che sogno la conduzione, anche se per arrivarci debbo ancora imparare tanto, posso sempre partire da una coconduzione», scherza (ma se fosse lui uno dei conduttori di Conti quest'anno?).

E la musica che fine fa? «Ho sempre continuato a scrivere nuove canzoni, farò un tour da solo e poi uscirà un disco».

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