Musica e cinema da impazzire

Una rondine non fa primavera, si suole dire a proposito di eventi sporadici. Già, ma spesso alcuni degli eventi sporadici sono forieri di nuove consuetudini. Come nel caso di ciò che è accaduto nel comprensorio del Santa Maria della Pietà, a fine giugno, a due passi dai padiglioni che ospitano malati psichiatrici. È stato organizzato un evento festaiolo nel padiglione occupato, da più di tre anni, dall’associazione Ex Lavanderia a base di live music e programmazione teatrale. Una sorta di una tantum si pensava. Invece no, si sbagliava perché dalla metà di luglio nel complesso architettonico è in corso una serie di manifestazioni, in programmazione da fine 2007, sotto le insegne dell’Estate romana. Quindi con il contributo economico del Campidoglio: «L’associazione - spiega il responsabile territoriale della Fials Confsal Andrea Deiana - ha partecipato a un bando di gara per l’assegnazione di risorse da impiegare in progetti artistici da svolgersi ad agosto 2008 e posizionandosi seconda in graduatoria ha portato a casa 40mila euro. Come verranno impiegate queste risorse è sotto gli occhi di tutti: musica dal vivo, programmazione cinematografica, discoteca a due passi da padiglioni dove dormono malati psichiatrici e vicino al day hospital per malati terminali e un ambulatorio specialistico. Riteniamo che il luogo non sia congruo a tali appuntamenti e abbiamo presentato un esposto all’Asl Roma E. Ancora aspettiamo risposta». Infatti gli appuntamenti con la movida continuano. Dopo una prima programmazione andata avanti fino al 3 agosto («Festa della memoria»), fino al 24 agosto si svolgerà «Cinema che follia».
Ma c’è di più. Infatti gli occupanti dell’Ex Lavanderia, oltre ad allietare le serate con musica e film, offrono pure un completo servizio di ristorazione con tanto di bar e ristorante. La domanda è d’obbligo: ma come è possibile organizzare in fretta e in furia un esercizio pubblico in grado di somministrare - perché questa è la dizione tecnica esatta - alimenti e bevande e per giunta in un locale occupato abusivamente? «Ma quali autorizzazioni concesse - taglia corto Deiana - manca quella dell’Asl di competenza, quella del Municipio XIX e nonché la verifica di agibilità per l’allestimento della sala da pranzo e il banco del bar. Quanto all’eventuale attività di cucina siamo nelle stesse condizioni di irregolarità visto che l’Ex Lavanderia non ha titolo per chiedere la licenza di somministrazione, anche temporanea, perché non è in possesso di alcun contratto di affitto o di proprietà dei locali».

Nei vecchi carteggi tra amministrazione locale e azienda sanitaria si precisa che i partecipanti alle serate non dovranno essere più di 300 a volta, che saranno previste deroghe per l’impatto acustico e che dovrà essere garantita la corretta installazione delle strutture. Manca solo di capire chi paga le utenze energetiche visto che di sera il comprensorio è quasi illuminato a giorno.

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