Musica sarda Una serata da protagonista

Il jazz eclettico di Paolo Fresu al Cinema Gnomo e le launeddas di Luigi Lai a Pero

Luca Testoni

Paolo Fresu, 44 anni, uno dei solisti jazz più corteggiati d’Europa (è in tour per circa 200 giorni all’anno), forse il più acclamato della sua generazione, sarà la ciliegina sulla torta della settimana di festeggiamenti per Sant’Ambrogio promossa dal Centro sociale e culturale sardo di Milano e dalla Fasi (Federazione associazioni sarde in Italia) e in programma al cinema Gnomo di via Lanzone 30/A.
Dopo essersi esibito non più tardi di una settimana fa al Blue Note, per la première di P.a.r.t.e., il nuovo lavoro del suo affiatato quintetto, di cui fanno parte anche Tino Tracanna (sax tenore e soprano), Roberto Cipelli (piano), Attilio Zanchi (basso) ed Ettore Fioravanti (batteria), il musicista di Berchidda, che coniuga la conoscenza del linguaggio jazzistico legato alla grande tradizione afroamericana con l’autonomia e l’originalità espressiva tipica degli artisti europei e il retaggio della propria cultura d’origine, è atteso questa sera alle 20 allo Gnomo (ingresso: 2,60 euro di tessera annuale della cineteca più 4,10 euro) per un concerto in coppia con il contrabbassista Furio Di Castri.
L’esibizione del collaudatissimo duo, un vero e proprio laboratorio di sperimentazione applicata al jazz, finalizzato ad esplorare le relazioni tra musica acustica ed elettronica, s’inserisce nel cartellone dell’ultima giornata di proiezioni (alle 16, 18 e 22) di Passaggi di tempo, il film di Gianfranco Cabiddu (girato proprio con la consulenza del jazzman), già visto alla Biennale di Venezia del 2004.
Il documentario - una selezione di immagini dell’Istituto Luce - mette a fuoco cent’anni di musica sarda, con approfondimenti sui cori delle confraternite, tra le più brillanti e conosciute espressioni della tradizione polifonica liturgica e popolare dell’isola, e sulle launeddas suonate da Luigi Lai, il più grande virtuoso vivente dell’antichissimo strumento a fiato.

E proprio Lai, classe 1932, cagliaritano di San Vito, sarà di scena alle 21 (con ingresso libero) alla Chiesa Visitazione di Maria di Pero assieme al sassofonista Enzo Avitabile per il progetto «Sacro Sud», rilettura in chiave contemporanea di alcune composizioni di Sant’Alfonso, vescovo vissuto nel Settecento a Sant’Agata dei Goti (Benevento), nel primo appuntamento targato La musica dei cieli.

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