I punti chiave
Un talento incredibile, una voce roca e graffiante, una penna raffinata. Ma anche i problemi con la droga, con l’alcol e i disturbi alimentari. Scomparsa dodici anni fa, Amy Winehouse ha scritto pagine importanti della storia della musica britannica, precorritrice della nuova generazione del soul bianco e capace di lasciare un’immensa eredità musicale nonostante i soli due album pubblicati in vita. Un’artista dalla purezza di un diamante grezzo ma estremamente fragile, capace di trasferire le sue sofferenze all’interno dei suoi brani. Il suo stile di vita rock’n’roll ha influito enormemente sul suo percorso, i numeri parlano chiaro: il suo “Black to Black” è stato il disco più venduto in Gran Bretagna nel 2007 e ha raggiunto il numero 2 negli Stati Uniti, traguardo che in pochi hanno raggiunto. Oggi Amy Winehouse avrebbe compiuto 40 anni, occasione per andare a ripercorrere e riascoltare le sue 5 canzoni più belle.
You Know I’m No Good
Secondo singolo del suo secondo album, “You Know I’m No Good” si muove tra R&B, jazz, hip-hop e soul per una rappresentazione cupa e piena di sensi di colpi di una relazione scossa da tradimenti reciproci. Un brano di atmosfera – sempre grazie all’unicità della sua voce – ma anche largamente autobiografico, in quanto legato alla burrascosa relazione con Blake Fielder-Civil, che all’epoca la lasciò per tornare con una ex compagna.
Rehab
Primo estratto dal suo album più famoso, “Rehab” è una canzone piuttosto strana ma diventata quasi il simbolo di Amy Winehouse. Prodotto da Mark Ronson, il brano racconta il rifiuto della protagonista di accettare un percorso di riabilitazione per guarire dalla dipendenza da alcolici. Melodia e arrangiamento semplicemente irresistibili, come del resto la straordinaria voce della Winehouse.
Back to Black
Title track del celebre album di Amy Winehouse, “Back to Black” è uno dei più grandi successi di sempre. Prodotto dall’esplosiva sinergia con Ronson, si contraddistingue per la sua linea melodica e per un testo che si muove tra agonia romantica e preoccupazione terrene. La produzione è un omaggio al melodramma di un gruppo di ragazze negli anni Sessanta. Da segnalare l’eccellente cover realizzata da Beyoncè nel 2013 per il film “Il grande Gatsby”.
Love Is A Losing Game
“Rehab” e “Black to Black” sono i più grandi successi di Amy Winehouse, ma sarebbe un errore sottovalutare la bellezza di “Love Is A Loosing Game”. Emblema delle sue capacità autoriali, il brano si è subito affermato come un grande classico della musica britannica, nonostante fosse stata scritta da un’artista di appena 23 anni. Semplicemente eccezionale nelle performance dal vivo chitarra-voce.
Valerie
La grande di Amy Winehouse è dimostrata dalla sua capacità di rendere uniche anche le canzoni realizzate da altri.
Basti pensare a “Valerie”, cover del singolo degli Zutons e destinata in un primo momento all’album “Version” del producer Ronson per poi finire nella ristampa Deluxe di “Back to Black”. Grandi qualità di scrittura, ma anche performer indiscutibile: una grande, grandissima artista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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