Fischi, urla e caos: le contestazioni più forti del pubblico a Sanremo

Da Renato Zero a Loredana Bertè, passando per Noemi e Francesco Renga: ecco le 4 proteste più eclatanti del pubblico dell'Ariston contro la classifica del Festival

Fischi, urla e caos: le contestazioni più forti del pubblico a Sanremo

Il dissenso da parte del pubblico contro la classifica finale del Festival di Sanremo è ormai un classico: gli spettatori presenti all'Ariston quasi ogni anno si rendono protagonisti di forme di protesta verso il posizionamento dei cantanti in gara in occasione dell'ultima serata. Nella storia della kermesse della canzone italiana sono state quattro le contestazioni più forti che di certo non sono passate inosservate e che ancora oggi sono bene impresse nelle nostre menti come se fossero avvenute ieri.

1993: Renato Zero con Ave Maria

Nel 1993 a impressionare è la posizione di Renato Zero, che non riesce neanche a imporsi tra i primi tre cantanti che partecipano al Festival. Con la sua sublime Ave Maria gli viene attribuito solamente il quinto posto, scatenando così l'ira del pubblico che non manda giù il risultato e non nasconde la propria disapprovazione. Davanti a lui finiscono i Matia Bazar con Dedicato a te, Rossana Casale e Grazia Di Michele con Gli amori diversi, Cristiano De Andrè con Dietro la porta. Trionfa Enrico Ruggeri con Mistero, canzone che comunque resterà alla storia.

Pippo Baudo annuncia la quinta posizione per Renato Zero e i presenti non ci stanno. Partono fischi indirizzati alla giuria. Qualcuno si alza e grida: "Vergogna". La situazione torna apparentemente calma ma poco dopo, specialmente quando viene svelata la terza posizione occupata dalla coppia Casale-Di Michele, l'Ariston si infiamma di nuovo e a gran voce quasi tutti urlano: "Renato, Renato, Renato!". Il cantautore romano viene acclamato per il brano che poggia su un dialogo con Maria.

2010: Noemi con Per tutta la vita

Tra i Festival più controversi rientra senza alcun dubbio quello del 2010. Antonella Clerici riceve la busta contenente i nomi dei tre finalisti. Prima di renderli noti però vengono proiettati uno dietro l'altro dei frammenti delle esibizioni dei big esclusi dal podio. Fin da subito si capisce che tira un'aria di dissenso molto accentuata. Fuori Povia con La verità e via con i fischi. Idem per i bassi posizionamenti di Arisa (Malamorenò), Irene Grandi (La cometa di Halley) e Simone Cristicchi (Meno male).

Sull'esclusione di Malika Ayane (Ricomincio da qui) anche l'orchestra sbotta e diventa palese la divergenza dei giudizi. "Ha protestato come non mai, sono arrabbiatissimi", afferma incredula Antonella Clerici. L'orchestra, tramite il maestro Marco Sabiu, chiede di rendere pubblico il proprio voto. Tuttavia l'azione non viene contemplata dal regolamento e di conseguenza non si può realizzare.

In realtà tutto ciò è solamente un piccolo antipasto di ciò che sta per avvenire. Infatti l'Ariston viene giù quando si ufficializza la non ammissione di Noemi con il pezzo Per tutta la vita. Il disaccordo è totale. Si scatena il putiferio. L'orchestra non ne può più: accartoccia e lancia gli spartiti per aria. Il caos si prende la scena dell'Ariston. Dalla galleria si alzano in molti per esprimere contrarietà: "Venduti, venduti, venduti!". Infine una valanga di fischi ricopre il codice del televoto per Pupo, Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici in gara con Italia amore mio.

2014: Francesco Renga con Vivendo adesso

Un altro Sanremo dagli animi turbolenti è stato quello del 2014. Il podio è occupato da Arisa (Controvento), Raphael Gualazzi (Liberi o no) e Renzo Rubino (Ora). C'è un dettaglio che non sfugge: Francesco Renga è solamente quarto. Il brano Vivendo adesso, scritto da Elisa, era considerato il favorito del Festival ma invece clamorosamente finisce fuori dai primi tre.

La questione fa litigare Paolo Limiti e Marco Mangiarotti in occasione della diretta di Domenica in. Del caso si occupa anche Massimo Giletti: "Voi mi potete dire tutto, ma l'avete visto... Renga è stato uno dei più votati in assoluto. Era il candidato alla vittoria e inspiegabilmente non era nella terna dei vincitori". Il cantante accetta l'invito come ospite a L'arena e viene accolto da una marea di applausi e da un boato. Giletti decide di fare un test: "Ve l'aspettavate tra i primi tre o no?". Il pubblico risponde con calore: "Sì!".

2019: Loredana Bertè con Cosa ti aspetti da me

Anche nel 2019 i presenti all'Ariston sono in totale disaccordo con la classifica annunciata. Con l'esclusione di Simone Cristicchi (Abbi cura di me) partono i primi fischi ma la vera rivolta arriva per il quarto posto di Loredana Bertè in gara con Cosa ti aspetti da me. Claudio Baglioni e Virginia Raffaele provano a smorzare gli animi sollecitando l'intervento di Claudio Bisio: "Vai, scatenati!". Ma tutto ciò non placa i bollenti spiriti.

Il pubblico continua a inveire per la mancanza del podio della cantautrice e grida: "Loredana, Loredana, Loredana!". Bisio trova un modo per calmare il pubblico: "Mi assumo personalmente una responsabilità: il Teatro Ariston di questa sera elegge Loredana Bertè.

Le daremo un premio". In galleria applaudono. Infine interviene Claudio Baglioni visibilmente irritato: "Un po' di rispetto anche perché i cantanti erano 24, tutti hanno diritto ad essere ascoltati".

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