"Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing. Ora so che ha mangiato più wurstel che crauti. Si era presentato in modo strano con Cristicchi. Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?". Così, nel 2011, Fedez si prendeva gioco dell'artista di Latina, che proprio in quel periodo aveva coraggiosamente dichiarato la sua omosessualità. Parole pesanti, soprattutto se pronunciate dal paladino dei diritti della comunità LGBT, dal primo sostenitore del ddl Zan. E proprio su quelle parole è tornato Ferro in un'intervista ai microfoni di Leggo.
Tiziano Ferro bacchetta Fedez
"Io ho perdonato e vado avanti", ha esordito il 42enne, ma c'è un dettaglio che proprio non gli va giù. Tiziano Ferro ha ricordato infatti che quella canzone di Fedez è ancora lì a fare streaming e a produrre ricchezza: "E io parlo di me, di quello che ho subìto e delle offese che continuerò a ricevere ascoltandolo quando qualcuno lo suona, perché quel brano (“Tutto il contrario”, ndr) non è stato ritirato dal mercato. È facile invitare le persone a prendere un caffè. Io quando ho sbagliato, ho pagato. Per intero. Sempre". Un'analisi chiara, lucida, netta: "Per cui, io non faccio la giustizia per nessuno, ognuno si deve mettere a disposizione della giustizia. Io non sono uno dalle mezze misure. Quando e se offenderò qualcuno chiederò scusa, o ci rimetterò la faccia".
Il precedente
Non è la prima volta che Tiziano Ferro torna sull'argomento. Già nel 2019, infatti, la voce di "Xdono" aveva biasimato senza mezzi termini l'attacco da bullo targato Fedez:"Mi si tira in ballo e io sono ironico, finché si scherza va bene. Mi dispiace solo quando queste cose sono legate al sentimento e alla sessualità, perché anche una battuta può mettere un adolescente a disagi. E che un idolo dei ragazzini mi prenda in giro su questo è un atto di bullismo molto forte, non solo nei miei confronti", le sue parole nel corso della presentazione dell'album "Accetto miracoli". Pungolato con piùdi un motivo, il marito di Chiara Ferragni aveva provato a difendersi parlando di errore di gioventù:"Mi fa strano dover rendere conto di una canzone che ho scritto dieci anni fa, quando ero ancora underground e non avevo una casa discografica, nè un pubblico [...] Quello che volevo dire nella canzone è che le preferenze sessuali sono accessorie al mio giudizio verso l'artista, poi lo condisco con una scrittura dissacrante come è quella di un ragazzo di 19 anni.
Penso negli anni di aver dimostrato che io e l'omofobia viaggiamo in parallelo e non ci incontriamo mai". Un percorso in parallelo, secondo Fedez, eppure la sua "Tutto il contrario" è ancora lì a generare soldini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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