Michael J. Fox e il lungo tunnel tra alcol e accettazione della malattia

Ospite sul palco del festival di Glastonbury insieme ai Coldplay, l'attore Michael J. Fox ha recentemente raccontato il difficilissimo percorso di accettazione del Parkinson, la malattia di cui soffre dal 1991

Michael J. Fox e il lungo tunnel tra alcol e accettazione della malattia
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Quando al festival di Glastonbury Chris Martin dei Coldplay ha raccontato che la band era stata ispirata dal leggendario film degli anni '80 Ritorno al futuro, nessuno dei migliaia di presenti poteva immaginare che un ospite speciale sarebbe salito sul palco. Quando è apparso Michael J. Fox, seduto su una sedia a rotelle ed insieme alla band ha intonato Fix You la folla è letteralmente impazzita.

La lunga battaglia contro la malattia

Un momento, questo, che passerà alla storia del festival, visto come l'amattissimo attore ora 62enne che da tre decenni sta combattendo contro il Parkinson, sia riuscito ad incantare il pubblico suonando la chitarra. Trenta anni di grandi sofferenze, ma anche di un esempio per tutti i malati di grande forza e voglia di combattere e non arrendersi. Quando però la malattia gli venne diagnosticata nel 1991, le cose non sono state semplici ed il percorso di accettazione è stato molto lungo e pieno di dolore.

In una lunga e commovente intervista rilasciata a People nel 2018, come riporta il Daily Mail, l'attore, ora instancabile nel raccogliere i fondi per la ricerca con la sua associazione la Michael J. Fox Foundation, ha raccontato la difficoltà dell'accettazione di essere malato. Ha spigato come dopo la diagnosi abbia iniziato a bere pesantemente e come tutto questo ha impattato in maniera negativa sul suo matrimonio con l'attrice americana Tracy Pollan.

L'abuso di alcol

Fox ha raccontato come abusasse dell'alcol per dimenticare di essere malato e nascondeva le bottiglie per non farle trovare a sua moglie: "Mi stavo isolando dalla mia famiglia" ha spiegato. Una mattina la moglie lo trovò svenuto sul pavimento e decise di andare via di casa: "È questo quello che vuoi essere?", gli disse, e poi se ne andò. Fu il punto più basso che l'attore arrivò a toccare; da quel momento decise di risalire la china verso l'accettazione della malattia e di aiutare gli altri ad affrontarla. "Mi sono reso conto che dovevo capovolgere la situazione, trasformarla e renderla qualcosa di positivo che influenzasse le altre persone in modo positivo".

Il ritiro dai set quattro anni fa

Fox si è ritirato dalla recitazione nel 2020 a causa dei sintomi che non le consentivano di continuare confessando che: "La vita con il Parkinson è molto dura". Nel suo percorso ha dovuto affrontare anche altri gravi problemi di salute: "Ho subito un intervento chiurugico alla colonna vertebrale per asportare un tumore benigno che ha però aggravato la mia deambulazione. Mi sono rotto un braccio, il gomito; cadento ho avuto lesioni alla faccia, mi sono fratturato una mano, ho preso la polmonite. Non si muore per il Parkinson ma per le sue conseguenze".

Quando parlò alla moglie della malattia

Nel maggio del 2023 è uscito il documentario dove l'attore ripercorre tutta la sua carriera, raccontando per la prima volta anche i primi segnali che aveva avuto, che hanno poi portato alla diagnosi di parkinson. Nel documentario si racconta in maniera dettagliata il tragico momento in cui ha rivelato alla moglie la sua malattia.

"Nessuno della mia famiglia a parte lei conosceva questo segreto e mi imbottivo di pillole, che nessun dottore mi aveva prescritto, per nascondere i sintomi". A novembre in un'altra intervista ha ammesso di non essere spaventato della morte: "Se dovessi morire domani sarebbe prematuro, ma non sarebbe una cosa inaspettata".

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