Duecento milioni di dollari. Questo il valore, secondo quanto riporta il magazine statunitense Billboard, dell'intero catalogo musicale di Justin Bieber, che ha appena venduto i diritti e le royalties della sua musica. L'accordo è stato firmato con Hipgnosis Songs Capital, una società da 1 miliardo di dollari specializzata in investimenti in diritti musicali. Secondo Rolling Stone questa sarebbe la più grande vendita da parte di un artista delle generazione di Bieber. La giovane popstar, 28 anni, non è di certo il primo musicista a cedere il proprio catalogo musicale, ma la tendenza sarebbe più comune tra gli artisti più anziani.
La cessione è stata annunciata martedì 24 gennaio dalla stessa società, che non è scesa però nei particolari dell'accordo. Hipgnosis ora possiede i diritti di ogni canzone pubblicata da Justin Bieber prima del dicembre 2021 (ben 290), inclusi i suoi più grandi successi, da Baby a Sorry. Questo significa che l'azienda riceverà un pagamento ogni volta che un brano della popstar viene riprodotto in pubblico. Nell'accordo sono stati acquisiti anche i diritti dell'artista sulle sue registrazioni master. Il fondatore della società, Merck Mercuriadis, annunciando l'investimento ha dichiarato: "L'impatto di Justin Bieber sulla cultura globale negli ultimi 14 anni è stato davvero notevole". In precedenza aveva affermato che le canzoni di successo possono essere "più preziose dell'oro o del petrolio". "Justin è davvero un artista unico nella generazione e questo si riflette e viene riconosciuto dall'entità di questo accordo", ha dichiarato invece in una nota ufficiale il manager di lunga data di Bieber, Scooter Braun. “Per 15 anni sono stato grato di assistere a questo viaggio e oggi sono felice per tutte le persone coinvolte. La grandezza di Justin è solo all'inizio”, ha aggiunto.
Ma perché Bieber, uno degli artisti più venduti del XXI secolo, ha sentito il bisogno di vendere il suo catalogo? E perché un gruppo crescente di artisti sta facendo lo stesso? Anche Shakira, gli Imagine Dragons, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Neil Young, Stevie Nicks, Justin Timberlake, Sting e molti altri hanno recentemente ceduto i loro diritti d'autore. Molti ritengono che il trend sia causato dal periodo di crisi vissuto da cantanti e musicisti durante la pandemia, durante la quale sono stati impossibilitati a esibirsi in concerti e live, che spesso costituiscono per loro l'entrata più ingente. La verità, però, sembra essere un'altra, ancora più pragmatica: il tentativo di pagare meno tasse.
Secondo quanto dichiarato dalla direttrice editoriale di Billboard, Hannah Karp, molti artisti si sono affrettati a vendere i loro diritti prima che l'amministrazione Biden aumentasse le tasse sulle plusvalenze. Tra gli artisti al tramonto della loro carriera ci sarebbe anche lo scopo di pianificare meglio la successione ed evitare che la loro eredità finisca in tribunale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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