Quarant'anni fa si scioglievano gli ABBA: tutte le canzoni che devi conoscere

Da “Dancing Queen” a “Mamma mia”: il gruppo pop svedese si sciolse nel lontano 1982, ma la sua musica ancora oggi è ovunque

Quarant'anni fa si scioglievano gli ABBA: tutte le canzoni che devi conoscere

Quattrocento milioni di dischi venduti in tutto il mondo, secondi solo ai Beatles. Hit che sono la definizione di evergreen, in grado di abbattere ogni tipo di barriera per gli artisti europei. Gli ABBA hanno scritto la storia della musica e ancora oggi, a 40 anni dallo scioglimento, continuano a influenzare decine e decine di band. Il segreto del successo dal gruppo composto da Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad è nella capacità di fare sembrare semplici delle canzoni complesse. Il pop che raggiunge la perfezione, persino nei videoclip, che spalancarono loro le porte del mercato internazionale.

La reunion del 2018 è stata seguita dall’album “Voyage”, ma nell’immaginario collettivo restano le canzoni del decennio 1972-1982. La matrice della pop music, i costumi di scena stravaganti e a dir poco eccentrici, brani di impatto con testi spesso sottovalutati. Da “Waterloo” a “SOS”, passando per “Mamma mia”: ecco quali sono le canzoni che non potete non conoscere.

Ring Ring

ABBA appena nati, quale occasione migliore per farsi conoscere dell’Eurovision Song Contest? Il gruppo propose “Ring Ring”, canzone che diede una grande svolta in diversi paesi. Un brano leggero, senza grosse pretese, ma già in grado di rivelare le sfumature pop e folk del gruppo svedese.

Waterloo

Eurovision Song Contest 1974, la nascita della leggenda ABBA. “Waterloo” ebbe un successo clamoroso e continua a rappresentare il manifesto del gruppo nordico: uno spirito allegro e positivo nel paragonare la disfatta di Napoleone con l’innamorarsi di una persona. Una hit che tracciò un solco, esplorando territori diversi dall’amore melenso raccontato nelle canzoni dell’epoca.

SOS

“Sos” segnò un’altra svolta nella carriera degli ABBA. Una potente dimostrazione della possibilità di conciliare testi malinconici a melodie ammalianti. Un brano insolito, ma comunque orecchiabile e originale. L’aura di malinconia svedese qui al suo zenit, ma venne sfruttata anche negli anni a seguire.

Mamma mia

“Mamma mia” è forse il brano più conosciuto degli ABBA. Una canzone geniale da ogni punto di vista, forse tra quelle pop la migliore mai scritta. Avanguardia allo stato puro, a partire dal titolo facile da memorizzare, fino alla serie di svolte sonore contenute in meno di quattro minuti. Una hit immortale, in grado di spodestare in classifica “Bohemian Rhapsody” dei Queen.

Fernando

Dieci milioni di copie vendute, il più grande successo commerciale degli ABBA. “Fernando” è un perfetto riassunto della filosofia degli svedesi: testo impegnato (dalla guerra alla rivoluzione messicana) con melodie irresistibili. Un testo specifico in cui la gente ci legge ciò che vuole, una grande dimostrazione di maturità artistica.

Dancing Queen

Un semplice omaggio alla musica e al divertimento, “Dancing Queen” è un inno alla gioia e al senso di libertà che si prova ballando. Una musica frivola, molto semplice, con il solito retrogusto triste, con la classica vena malinconica. Musica che apparteneva e che appartiene ancora oggi a tutti.

The Name of the Game

Un brano epico, leggermente diverso dal solito, ma comunque vincente. “The Name of the Game” è un pezzo che parla di rapporti d’amore finiti male. Un testo adulto, ma comunque allegro, con i riflettori accesi sulla crescita, su quando ci si ritrova ad affrontare situazioni più grandi di sé ed è l’amore a farne le spese.

The Winner Take It All

Una ballad spezzacuore semi-autobiografica, una canzone molto triste. Gli ABBA avevano già raccontato amori finiti, ma “The Winner Take It All” affronta il tema in maniera diversa, da una prospettiva differente. Un pezzo che dà anche conforto nel pieno di una crisi emotiva, uno dei migliori testi del gruppo svedese.

Under Attack

“Under Attack” è probabilmente uno dei brani più sottovalutati dagli ABBA.

Questa fu l’ultima canzone incisa dai quattro artisti svedesi in un clima piuttosto triste: tutti erano consci dell’arrivo della fine della cavalcata di gloria. Ma la canzone merita grande considerazione per la sua varietà di sonorità rispetto alle canzoni precedenti.

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