Non vinceranno Sanremo, i Modà (e non vorremmo fare facili previsioni alla Piero Fassino). Sono ormai fuori tempo perché sono diventati dei classici. La loro Non ti dimentico riecheggia Favola e Scusami. I Modà sono - per chi è nato negli anni Ottanta/Novanta - l’equivalente di Gigi D’Agostino. La coperta di Linus da stringere forte e non lasciare più. Il secondo è la felicità, la Discoparade il sabato pomeriggio, le luci basse e i primi strusciamenti. E quell’inglese sbagliato (I flai uiv iuuuuuu) e The Riddle fischiato. I primi invece sono le canzoni degli amori in frantumi. Quelli che ti fanno piangere quando non lo vorresti fare più. Quelli che scrivono la più classica delle storie, quella di una principessa e di un cavaliere alla ricerca dell’amore, fino alla promessa, eterna, di essere “il raggio di sole che / Ogni giorno ti viene a svegliare per / Farti respirare e farti vivere di me / Vorrei essere la prima stella che / Ogni sera vedi brillare perché / Così i tuoi occhi sanno / Che ti guardo / E che sono sempre con te”.
Canzoni ascoltate d’estate, con i finestrini abbassati e le lacrime agli occhi. Soprattutto quando l’amore svanisce e non restano che parole mai pronunciate. Quello che non ti ho detto (Scusami), appunto. Che è l’elenco degli errori che facciamo tutti. La fragilità, il dito che finisce sui tasti del telefonino (sì, all’epoca c’erano ancora) e digita quel numero che non vorresti fare più. E poi le parole scritte perché quelle pronunciate non bastano e il ritornello, quasi urlato: “Sei diventata il senso / Di ogni mio giorno / Momento, perché / Perché sei fragile / E come me sai piangere”. Canzoni di quindici e quattordici anni fa. Oppure Come un pittore, che dipinge la bellezza del creato e della paternità. E oggi Non ti dimentico. Il solito piano che rompe il silenzio e la voce di Kekko. L’amore che non è stato. Il pensiero, anzi il ricordo, di quei momenti. E, soprattutto, la paura. Che forse è il sentimento che accompagna l’amore. “E se…”. È quello che si pensa a ogni inizio di relazione quando tutto deve ancora iniziare. “E se poi mi lascia?”, “E se poi si stufa?”, “E se poi ci soffro?”. Ma così gli amori finiscono, vinti dalla paura. E intanto “Tenevo aperti gli occhi e di nascosto ti osservavo / Sembravi una canzone che mi squarciava il petto / Un quadro di Kandinsky dove immaginarmi tutto”.
Però poi le cose non vanno. Anche se "è l’ora del coraggio". Quella in cui, come dice la parola stessa, bisogna avere cuore. I due si amano ma non possono stare insieme. “Difficile accettarlo / Ma non siamo più gli stessi / Difficile convivere tra tutti quei ricordi / Che sanno di passione / Che sanno di rimpianti / Che sanno di carezze date al buio mentre dormi”. Si dicono addio. Hanno deciso che sono fatti per qualcun altro. O forse no. Ad ogni modo lo hanno deciso. O forse no. Eppure non si dimenticano.
E allora, ogni volta che ci verrà in mente il nostro amore mancato, cercheremo su Spotify i Modà proprio come li mettevamo sui cd non appena avevamo preso la patente. E ci scenderà nuovamente una lacrima proprio come allora.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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