La musica come terapia, per superare gli handicap delle persone colpite dal morbo di Parkinson. Per aiutarle a vivere meglio. Un metodo che sta raccogliendo successo tra gli ospiti del Redaelli (quello di via delle Bande nere e quello di Vimodrone). «Fa parte della gamma di interventi che noi attuiamo per aiutare i nostri anziani ad affrontare al meglio le loro condizioni di vita spiega Rodolfo Masto, presidente del consiglio di amministrazione dellente Non vogliamo lasciare nulla di intentato per rispondere ai bisogni dei nostri ospiti. Sempre affidandoci ad esperti di indiscusso valore». A coordinare questa attività di musicoterapica un geriatra, Antonino Frustaglia: «Selezioniamo i nostri pazienti, quelli ricoverati e quelli che frequentano il day hospital dice e interveniamo anche in casi gravi per aiutarli a superare la rigidità dei movimenti, i tremori, la difficoltà di iniziare un movimento. Tutti handicap propri di questa patologia che spesso si danno per scontati, costringendo le persone a unesistenza sempre meno autonoma e sempre più difficile. Da un anno abbiamo attivato questa risorsa, e i risultati già si vedono: abbiamo gente che riprende il gusto della vita». Fa da esperto in questa attività Livio Bressan, un neurologo con la passione della musica (ha studiato al conservatorio ed è a sua volta un compositore).
«La musicoterapia spiega lesperto - mira a sviluppare le funzioni potenziali e residue dellindividuo in modo tale che esso possa meglio realizzare lintegrazione interpersonale e, di conseguenza possa migliorare la qualità della propria vita grazie ad un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.